Dalla corte alla couture (Prima parte: 1778-1820, Nettuno in Bilancia, Scorpione, Sagittario)
di Francesco Astore
Partiamo dagli ultimi decenni del ’700, secolo che forse mai come altri ha mutato il modo di pensare e di agire dell’umanità, di profondi sostanziali cambiamenti che hanno dato inizio ad un nuovo modus vivendi in tutto l’occidente e secolo in cui nasce l’abbigliamento moderno. Fino ad allora la Moda, intesa come fenomeno di massa o perlomeno allargato non esisteva, vi erano tendenze che determina-vano il modo di vestirsi delle classi dominanti e queste tendenze erano imposte dal gusto personale dei re, delle regine e delle loro corti. Sarà l’emergente borghesia, ansiosa di affermarsi come nuovo gruppo sociale attraverso la Moda, a creare i primi annunci di ciò che in futuro chiameremo prêt-à-porter. Non a caso, è in quel periodo che nascono le prime pubblicazioni dedicate interamente alla Moda, gene-re fino ad allora completamente sconosciuto; da questo momento in poi i dati che si hanno sono precisi, tanto da permetterci di seguire con un occhio più sicuro il mutare delle tendenze.
Come indicato da Lisa Morpurgo, il pianeta della Moda è Nettuno, astro principe dell’espressione artistica, essenza stessa della Moda, filo conduttore dell’evoluzione stilistica nel tempo, a stabilire i cambiamenti nel costume umano. Le trasformazioni nell’abbigliamen-to che Nettuno imprimerà di volta in volta rappresenteranno il fedele “specchio del Tempo”, il “riflesso della Storia”, rispettando il paralle-lo mutare degli eventi politici e sociali. Si assisterà nei momenti di regresso e conservazione a formulazioni severe, repressive sul corpo femminile, nelle fasi di avanzamento del cammino umano avremo un abbigliamento slegato dai lacci della tradizione, più libero e disinvolto.
Sappiamo che il modo di vestire è prerogativa della casa sesta, cosignificante della Vergine, segno di Y-tempo lento; la dialettica che si stabilisce tra Y e Nettuno è il mutare del tempo, l’opposizione tra gli schemi precostituiti e le rotture degli stessi, grazie a nuove inven-zioni e scoperte nettuniane. Quando l’abbigliamento diventa feno-meno mondano entra in gioco la Casa Terza, dove pure si trova Y, ma è soprattutto il regno di Mercurio, pianeta del tempo rapido, della velocità di circolazione, esibizione e consumo delle tendenze di Moda.
Nell’emergere delle varie correnti si scoprono poi fonda-mentali, come vedremo, gli aspetti che Nettuno stabilisce con gli altri pianeti, in particolare i lenti: Urano (manualità, artigianato, quindi sartoria) e Plutone (gusto del travestimento), ma pure i semi-lenti Giove (immagine), e Saturno (strutturazione e durata della tendenza nel tempo).
Punto di osservazione centrale nel ’700, poiché palcoscenico della contemporaneità dell’epoca, è la Francia, e particolarmente la sua capitale, Parigi. In quasi tutto questo secolo, Nettuno forma uno splendido trigono a Plutone. Questa rara alleanza planetaria produce l’illuminismo, la rivoluzione francese, quella americana, insieme a molti altri eventi sociali, culturali ed artistici, ma nell’ambito della Moda introduce l’interesse verso una sperimentazione che porterà la figura femminile verso un modo di vestire assai simile ad una concezione moderna, ovvero più sciolto, con il progetto di donare libertà di movimento, agilità. Il nuovo modulo sorge alla fine del secolo e all’inizio dell’Ottocento, spegnendosi definitivamente con l’avvento dell’epoca romantica, che dal punto di vista storico coincide con la Restaurazione, per ricomparire poi soltanto nei primi anni del ’900.
Nettuno abbandona la conservatrice Vergine (il segno del suo esilio più duro), per entrare nell’aerea Bilancia nel 1778, dove riceve il potente supporto del trigono di Plutone, uscito nel frattempo dal Ca-pricorno e stabilitosi nell’innovatore Aquario. Val la pena ricordare che i due pianeti occupano i segni delle loro esaltazioni alternative (in trasparenza), dunque massimamente sollecitati nell’espressione di va-lori controcorrente al sistema dominante.
Nettuno si fa portatore di nuove istanze etiche ma fa emergere contemporaneamente nuovi modelli estetici, Plutone trova la strada giusta affinché l’evoluzione si compia.
Allorché tuttavia Urano transita ancora nel conservatore Can-cro, la tensione creativa è bloccata dal mantenimento dei canoni prece-denti, dai fronzoli e dalle architettoniche parrucche ancien-régime dello stile Luigi XVI (capaci di provocare divertentissime vignette dei caricaturisti), mentre con l’entrata in Leone nel 1788 si arriva alla concreta attuazione di quello che i due super lenti da anni stavano preparando.
L’effetto più importante e immediato sarà di liberare il corpo femminile dalla rigidità costrittiva imposta dal busto, realizzando una vestibilità più semplice e comoda, grazie ad un’alta fascia sotto il seno che tiene arricciato un ampio camicione: è la chemise à la reine, creata dalla sarta di corte Rose Bertin per la regina Maria Antonietta (Scor-pione, Luna in Bilancia). Gli abiti cominciano progressivamente a perdere peso e ad acquistare scioltezza; il busto, che in certi casi è ancora usato, è tuttavia meno rigoroso.
Fino ad allora l’abito femminile si componeva di due pezzi distinti e separati, il corpino e la gonna (il primo si strutturava su una insteccatura severa e totale del torace, mentre l’ampiezza della parte inferiore era sostenuta da una gonna trapezoidale complicatissima, rigida, detta panier), ma da questo momento in poi, la chemise à la reine diventerà la nuova comoda veste che ogni donna vorrà indossare.
Possiamo dunque affermare che Nettuno, presente nella fem-minile Bilancia sostenuto dal trigono a Plutone nel libertario Aquario, ha il potere di spezzare la schiavitù del busto, permettendo alle donne di respirare (Gemelli respirazione, beneficati anche se vuoti), offrendo un’immagine femminile meno rigidamente insteccata e dunque meno distante, più umanizzata, anche se il cammino sarà ancora lungo e difficoltoso.
Da un punto di vista stilistico il pianeta produce quella sele-zione, quel “giudizio di revisione” (valenze selettive e giudicanti, tutte tipiche del settimo segno) che portano poi a semplificazione e depu-razione formali necessarie e indispensabili all’avvento della Moda Di-rettorio e Impero (Nettuno tra Scorpione e Sagittario, come vedremo). Quando Nettuno si muove sui gradi finali del segno, quelli di X-capi-gliatura, nella fase immediatamente successiva alla rivoluzione fran-cese, scompare definitivamente la parrucca femminile, mentre si adottano acconciature care all’antichità classica, celebre il taglio repubblicano à la Titus.
Nettuno in Bilancia, Plutone in Aquario, Urano in Leone invia-no aspetti positivi al Sagittario, segno dei paesi lontani: compare un gusto notevole per l’esotico, si introducono scialli di lana cachemire importati direttamente dall’India (paese corrispondente al segno zodiacale del Sagittario), mentre a Parigi alcune signore della buona società creola (provenienti dalle colonie francesi) porteranno lo stile esuberante tipico di quei paesi tropicali. Tra loro si distingue José-phine Beauharnais (Cancro con Luna in Sagittario, Venere in Toro, congiunta a Giove), nata in Martinica.
Quando Nettuno farà la sua apparizione di nuovo in Bilancia (nel 1943-57, come si sa), gli abiti manifesteranno ancora la carat-teristica di una ritrovata fluidità grazie alle “classiche” gonne a ruota, mentre, per la contemporanea presenza di Plutone in Leone, non si baderà a spese nell’usare stoffa in quantità.
La rivoluzione viene disegnata mirabilmente dal trigono Pluto-ne Aquario-Nettuno Bilancia, la tensione verso una volontà di ugua-glianza tra gli esseri umani porterà a vestire alla maniera repubblicana o addirittura ad annullare non solo le differenze di ceto, ma anche le differenze di età (trigono dalla Bilancia ai Gemelli giovanilismo; quadrato al Capricorno vecchiaia).
Intanto il prodigioso trigono Plutone-Nettuno, iniziato al nasce-re del diciottesimo secolo, si conclude con l’ingresso di Nettuno in Scorpione nel 1792 (con l’inizio del “Terrore”), mentre Plutone resta in Aquario fino al 1799.
Non sorprende che questo sanguinoso momento storico sia segnato dallo Scorpione, il settore dello Zodiaco che si trova a percorrere il nostro pianeta della Moda. Violento e sadico, ribelle ed eversore, lo Scorpione consente a Nettuno di entrare nel regno dei morti e poi di ritornare alla luce, di resuscitare: conclusosi il Terrore, nel 1795, tre anni dopo, rinasce un’esplosiva gioia di vivere: la meta-morfosi nettuniana avvierà una rivoluzione stupefacente sui costumi e sulla Moda del tempo.
L’essenzialità delle forme trova come modello di riferimento l’estetica greca e romana, affermatasi con l’avvio dal 1738 degli scavi di Ercolano: in quell’anno Plutone era nei gradi iniziali dello Scor-pione in trigono a Nettuno in Cancro, facendo emergere dalle viscere della terra la sepolta eleganza di un passato lontanissimo.
Soltanto adesso, nel 1792, con Nettuno che si congiunge idealmente a quei gradi di Plutone di 50 anni prima, il ritorno di un “gusto classico”, che culturalmente e artisticamente trionfava già in tutta la seconda metà del ’700, si farà Moda, ed ispirerà l’abbi-gliamento delle bellissime del Direttorio.
Nel segno d’acqua maschile e tenebroso dello Scorpione, Net-tuno ha l’occasione di dare dunque un risalto rinnovatore ai suoi imprevedibili estri, nello stile classico insinua l’elusiva trasgressione, la leggerezza e trasparenza delle mussole e garze che accentuano l’a-spetto pagano, spiccatamente erotico come vuole d’altronde la natura stessa dell’ottavo segno zodiacale. La seduttività, che aleggiava, che era soltanto suggerita, sia pur maliziosamente, da Nettuno in Bilancia, si afferma qui con chiarezza, anche per via degli abiti diventati ancor più leggeri e che scoprono le nudità senza più pudori.
Nel passaggio più recente di Nettuno in Scorpione (1957-70) ritroviamo ancora la “costante” della liberazione dei costumi, special-mente in riferimento alla sessualità; in questo caso, con la complicità di Plutone in Vergine (segno delle masse), d’ora innanzi si creerà in tal senso, una normale abitudine ad una disinvoltura erotica seguita da parte di tutti, perlomeno senza più scandalizzarsi.
Fortissimo nello Scorpione il senso dell’umorismo che è spesso “nero”: e i famosi balli parigini detti à la victime, dove per poter en-trare gli invitati sono obbligati a dimostrare di aver avuto almeno un parente ghigliottinato in famiglia, e a sfoggiare un nastro rosso attorno al collo (la “prova” dell’avvenuta decapitazione), non confermano for-se la natura di tale segno? Le invitate inoltre indossano le loro lievis-sime mussole e garze su una biancheria di seta color carne, creando dunque un effetto marcato di appeal sensuale.
Plutone ancora presente nel segno d’aria dell’Aquario aggiunge la leggerezza di tocco, la figura è longilinea, lievemente protesa in avanti, con l’aggiunta di piume di struzzo ad ornare i capelli liberi finalmente da parrucche; sul dietro compare uno strascico esagerato, detto “a coda di scimmia”.
La freschezza e la voglia di svolazzare è impersonata pienamente dalle merveilleuses, tra cui spicca a Parigi la Leone madame Tallien, a Napoli la Toro lady Hamilton, mentre gli uomini sfoggiano calzoni attillatissimi al ginocchio, con un frac dai grandi risvolti, cravattoni enormi, capelli lunghi e incolti, spesso basettoni: sono gli eccentrici incroyables.
Frattanto assistiamo al lento succedersi degli elementi sulla ruota zodiacale: Plutone esce dall’Aquario nel 1799, entrando in Pesci dove rimarrà sino al 1820, Nettuno è come sappiamo in Scorpione, le caratteristiche acquatiche d’ora in avanti acquisteranno un rilievo primario. Pesci e Scorpione proiettano trigoni esaltanti verso il Cancro, segno lunare, segno anatomicamente collegato al seno, segno del bianco: il bianco d’ora innanzi diviene obbligatorio nelle morbide tuniche che ricordano la statuaria classica, le scollature “a V” com-paiono in questo momento a scoprire generosamente il seno.
Il segno dei Pesci (sorretto dal trigono di Nettuno) corrisponde ai piedi, che da questo momento si privano delle scarpe tradizionali; i tacchi diventano sempre più bassi, in una calzatura allungata sempre più simile a quella dell’odierna ballerina classica (Pesci-danza). Compaiono flessuosi sandali allacciati con dei nastri alle caviglie, i “coturni” della Grecia classica, ancora una volta confermando come ogni settore zodiacale beneficato tenda a scoprire e mostrare la parte anatomica che gli appartiene.
Nettuno in Scorpione fa accorciare e ridurre le pettinature drasticamente; curiosa in questo periodo l’invenzione della “capote”, cappello dalle ampie falde laterali ripiegate a coprire quasi tutto il viso e fermate con un nastro passante attraverso il collo (opposizione alla sede di X-capigliatura in Toro e occultamento, caro allo Scorpione, della faccia-Toro).
Il richiamo della classicità porterà all’emblematico e celebre innalzarsi del punto vita, portato progressivamente al di sopra della sua sede naturale (fin sotto il seno), tendenza cominciata a fine ’700 e destinata a durare per quasi tutto il ventennio successivo.
Il riferimento zodiacale a questa singolare variazione stilistica ci conduce all’ipotesi della Vergine (e probabilmente ai suoi gradi mercuriali), come settore inerente al punto vita, che è affusolato, sottile nelle adolescenti, mentre al contrario si dilata e si sforma nella fase finale della gravidanza (Pesci opposti).
Il tipico aspetto definito a “clessidra” (letteralmente, uno dei più antichi strumenti di misura del tempo), individua in senso figurato chi possiede un perfetto punto vita: questo riconduce alla Vergine (Y in domicilio primario), che è la misurazione del tempo, la conserva-zione del corpo e il rifiuto di quella maternità, evidente e prossima al parto, dell’opposto segno dei Pesci.
I lunghissimi transiti di Plutone nel segno dei Pesci dal 1798 fino al 1820 circa, e di Nettuno nel Sagittario dal 1806 fino al 1820 circa (cui si sommerà Urano dal 1814 al 1820), proietteranno oppo-sizione e quadrati sulla Vergine, facendo sì che il punto vita ritorni alla sua sede naturale soltanto dopo 20 anni di moda ininterrotta (quando Urano e Nettuno sosteranno in Capricorno, trigoni alla Ver-gine, mentre Plutone rispetto alla Vergine è in posizione neutrale in Ariete).
All’inizio dell’Ottocento, intanto, in piena epoca napoleonica, osserviamo un interessante affollamento planetario nel segno della Bilancia: Urano vi staziona dal 1801 al 1807, Saturno gli si congiun-ge, insieme a Giove nel 1803-1804; notevoli sono le ripercussioni sulla Moda.
Continuano le tendenze di fondo (Nettuno Scorpione, Plutone Pesci, bianco, scollature generose, punto vita segnato, atmosfera pre-romantica), ma la figura è più stilizzata, grafica (Bilancia), compare una scollatura quadrata (influenza saturniana simmetrica), si presen-tano tessuti sempre più leggeri (influenza dell’elemento aria), tanto che la toilette di una donna elegante non supera il peso di 200 grammi, compresi scarpe e gioielli, e secondo le cronache dell’epoca, trova posto senza sforzo nelle tasche di un gentiluomo.
La sollecitazione positiva ai Gemelli (le braccia) fa salire le maniche che si fanno cortissime, gonfie, a palloncino, coprendo solo l’omero. Siamo nel pieno dello stile Impero, vale la pena citare almeno una delle sue celebri interpreti, Paolina Borghese (Bilancia, ascendente e Luna nel Cancro), immortalata nel marmo da Canova come Afrodite vittoriosa.
Con Nettuno che lascia lo Scorpione nel 1806 il panorama cambia abbastanza radicalmente.
Nettuno entra definitivamente nel 1807, vi resterà sino al 1819-20, nel segno del suo domicilio base, il Sagittario, qui viaggia verso “il lontano” a lui caro: il pianeta esplora paesi, tradizioni diverse, ma in questo suo transito viaggerà anche nel tempo, in un lontano passato dove poter attingere suggestioni esotiche.
La corte napoleonica intanto riforma i modelli liberali e classici acquisiti in precedenza orientandoli in senso autocratico (Sagittario riformatore): si riprendono il raso, il velluto (simboli del potere e del-l’ancien régime), le decorazioni del ricamo, del ritrovato pizzo (visti come segno della monarchia), assieme alle garze e alle mussole cui le donne ancora non rinunciano.
La nuova arbitra di eleganza è ora la giovanissima moglie di Bonaparte, Maria Luisa di Borbone (Sagittario, Luna in Cancro, ascendente Vergine).
Dal 1808 abbiamo un vestito dalla forma conica, composto da due vesti sovrapposte, quella sottostante di raso e quella superiore in tessuto trasparente ad accentuare giochi di riflessi: il cambiamento di prospettiva è netto, la forma conica non imita più la classicità ma tende al verticalismo gotico.
Curiosa l’attrazione per il periodo Tudor, che comporta di aggiungere all’abito delle scollature ancora profonde, le gorgiere di pizzo o di cotone a imitazione delle “lattughe” cinquecentesche: ma si afferma ormai, in modo lento e inesorabile, la tendenza a coprire il corpo della donna. Le maniche tornano ad essere lunghe o le braccia sono parzialmente coperte da lunghi guanti colorati (Nettuno opposto ai Gemelli braccia e quadrato alla Vergine mani), le scollature comin-ciano a ridursi per sparire a fine decennio, per la prima volta si intro-ducono lunghe mutande da mostrare sotto le gonne (Sagittario-puritanesimo), che si accorciano lasciando lievemente scoperte le ca-viglie (Sagittario), con i sandali scomparsi del tutto (quadrato ai Pesci: i piedi non sono più liberi) e dal 1811 sostituiti dagli stivaletti.
Le conquiste della rivoluzione come l’abbigliamento democra-tico, la libertà espressiva, vanno man mano affievolendosi: è vero che Nettuno in Sagittario riporta in auge i colori (trigoni agli altri due se-gni di fuoco luminosi e colorati, Ariete e Leone), ma la Moda riprende lentamente a segnalare determinate categorie di appartenenza, come vuole l’atmosfera della Restaurazione in corso: il bianco è riservato alle donne più giovani, per le signore colori netti, tra cui ritorna il nero (Sagittario, restaurazione, moralismo, perbenismo).
È nel cosiddetto style troubadour, in cui si mescolano notevoli influenze provenienti dai luoghi più disparati, insoliti, che troveremo invece i tratti più appariscenti del Nettuno sagittariano: vesti unghe-resi, manti spagnoli, gilè cosacchi, scialli greci e di gusto esotico, cappotti francesi, soprabiti foderati di pelliccia ispirati a quelli tradi-zionali polacchi; tutta un’esplorazione ideale in territori da colonizzare con ottimismo e fantasia.
La “costante” astrologica del transito di Nettuno in Sagittario pare essere un interesse etnologico per i moduli e per lo spirito del-l’abbigliamento, riscontrabile ancora una volta (con le dovute diffe-renze stabilite anche dai rapporti formati con gli altri pianeti lenti) nel passaggio successivo e più recente del pianeta nel segno (1971-84). Negli anni ’70 la contemporanea presenza di Plutone sestile dalla Bilancia renderà più femminile, sbarazzino, lo stile avventuroso ed etnico di Nettuno in Sagittario, impegnandolo pure in rivendicazioni politico-femministe.
Con la caduta di Napoleone frattanto, e l’avvio dei lavori del Congresso di Vienna (1814), la Moda si avvia sempre di più verso un processo restauratore, nazionalistico, stimolata dal filone letterario neogotico popolato da re mitici e condottieri leggendari (nel 1818 Walter Scott pubblica The Bride of Lammermoor).
Nettuno compie così il suo viaggio nel remoto Medioevo, rinnegando l’iconografia classicista rivoluzionaria e napoleonica. Ma il suo viaggio diventa, sull’emergente ondata romantica, anche l’eroi-smo avventuroso di poeti come Byron, che sacrifica la vita in Grecia per un ideale di libertà.
I moti planetari indicano sensibilmente il drastico mutamento di rotta: il nostro pianeta di riferimento, Nettuno, al centro del Sagittario è colpito da un pesante quadrato di Plutone in Pesci.
La linea verticale, gotica, ascetica (Nettuno Sagittario, impronta mistica e contemporaneo quadrato di Plutone Pesci), è la sottoli-neatura introdotta nel percorso stilistico. Le pettinature diventano altissime, sono dette “alla giraffa”, spesso sostenute da impalcature di metallo o da curiosi cappellini che si rifanno agli hennin medievali (i cappelli a cono delle fate), compaiono chignon e boccoli ad incorni-ciare la fronte: Nettuno si trova adesso nei gradi sagittariani di X-capigliatura; con la provocazione negativa plutonica possiamo parlare di un’esaltazione, elevazione e allo stesso tempo camuffamento, dell’acconciatura. Le maniche sono lunghe, curatissime e sugli omeri si introducono imbottiture che imitano i brioni medievali (braccia occultate, spalline accentuate ma coperte, Gemelli opposti).
La linea alta, affusolata, slanciata, fa diventare il tronco trape-zoidale; si richiede il ritorno al busto (costrizione sulla respirazione, ancora i Gemelli), che sarà addirittura tutto stecche (il busto ricompare dopo all’incirca 20 anni di oblio, divenendo ancora più costrittivo di prima e assumendo la forma tipica di tutto l’Ottocento).
La rigidità della gonna è ottenuta con il sostegno di una sottogonna trapuntata (detta tournure), l’abito è arricchito da balze (falpalà), che passano da 2 a 24 nel giro di pochi anni.
Il punto vita comincia a riabbassarsi fino alla sua sede naturale (dal ’17 in poi, e nel ’25 è al posto giusto), la gonna sta per perdere la forma conica e prendere lentamente quella a campana (tipica poi di tutto l’Ottocento).
Il leitmotiv è quello di una figura femminile angelicata, pura, pudica (diremmo anche con sfumature puritane): abbiamo quindi uno stacco veramente definitivo con le formulazioni fluide precedenti, la coloritura romantica impone sempre di più di velare di pudicizia e riserbo il corpo, visto come strumento tentatore del diavolo.
Decisivo, probabilmente determinante, il quadrato che Nettuno in Sagittario riceve da Plutone in Pesci negli anni 1813-20, e ricordiamo quanto peso avesse avuto, al contrario, in termini di “balzo in avanti” della storia e di accelerazione dell’evoluzione stilistica, il prodigioso trigono tra i due pianeti, da cui siamo partiti all’inizio di questa ricerca.
Il “solco” impresso dal quadrato tra Plutone e Urano-Nettuno culminerà in seguito con lo spostarsi dell’aspetto tra Ariete e Capri-corno (1820-25), a ripristinare tutto l’armamentario costrittivo da cui la donna si era liberata, avviluppandola in forme scomode a volte goffe, tendenti ad impedire ogni disinvoltura nei movimenti, e anzi a relegarla in un ruolo sommesso, sottomesso e convenzionale (Cancro/Bilancia-femminilità, esposti ad aspetti durissimi di opposizioni e quadrature incrociate che partono dai maschilisti Ariete e Capricorno).
Le linee stilistiche ritornano a moduli espressivi di rigore, a mettere in luce il controllo politico-sociale, testimoniando ancora una volta come il cammino dell’evoluzione possa bloccarsi, involversi, regredire e non procedere per una direzione retta, spedita e preve-dibile, ma piuttosto seguire un percorso “a spirale”.
Le dominanti istanze ottocentesche scoprono una visione romantica del mondo, contrapposta a quella visione illuministica im-perante nel secolo precedente. Centrale sarà d’ora in avanti il senso dell’idealizzazione, il prevalere della fantasia sull’intelletto, il costi-tuirsi di un nuovo sentimento artistico e politico-culturale, in grado di prender posizione, di influenzare considerevolmente il gioco delle metamorfosi del costume e della Moda.
Vorrei ringraziare l’amico Tommaso Lagattolla, costumista, che mi ha stimolato e dato il suo prezioso contributo nel condurre questa ricerca.
Bibliografia Specialistica
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Arnold J., Patterns of Fashion 1, Englishwomen’s Dresses and Their Constructions, c. 1660-1860, London 1964
Ashelford J., The Art of Dress, Clothes and Society 1500-1914, London 1996
Boucher F., Histoire du costume en occident, Paris 1965
Delpierre M., Le costume, Consulat-Empire, Paris 1990
Levi Pisetzky, R., Storia del costume in Italia, IV, Milano 1964
Ribeiro A., The Art of Dress, Fashion in England and France 1750-1820, New Haven-London 1995
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Waugh N., The Cut of Women’s Clothes, London-Boston 1968
Bibliografia Astrologica
Lisa Morpurgo, Opera Completa, Longanesi, Milano 1972-1989
Anna Mosca e Elena Rader, Donna Luna Astrologia, ed. Tea, Milano