ricerca astrologica su 51 serial killer

di Franca Mazzei e Francesco Astore

Come disse Charlie Chaplin a proposito del suo personaggio Monsieur Verdoux, “One murder makes a villain, millions a hero. Numbers sanctify”.* E, come non mai in questo caso, è il numero, insieme con la ripetizione seriale a differenziare un serial killer da un “semplice” assassino, e a garantirgli quella risonanza e quella paradossale “santificazione” che egli ricerca e che i media immancabilmente gli tributano.

 Durante la selezione iniziale, abbiamo deciso di scegliere esclusivamente quei casi in cui la definizione di “serial killer” fosse accertata. Secondo l’agente dell’FBI, Robert Ressler – che coniò l’espressione – il serial killer tipo premedita i suoi movimenti, domina gli eventi, progetta i suoi attacchi e seleziona le vittime; uccide due o più persone in luoghi e tempi diversi, con un periodo di calma tra i diversi episodi che può durare giorni, mesi o anche anni. Gli omicidi non manifestano un preciso movente, anche se è sempre riconoscibile uno sfondo sessuale. Sulla base di questi dati, abbiamo selezionato 51 date di nascita complete di orario, corrispondenti a 41 uomini e 10 donne – tra i più tristemente celebri della storia – che hanno “operato” tra la fine dell’800 e i giorni nostri: da Charles Manson a Marc Dutroux (il “Mostro di Marcinelle”), da David Berkowitz (il “Figlio di Sam”) a Frederick West (il “Mostro di Gloucester”), da Ted Bundy a Fritz Haarmann (licantropo, cannibale e pederasta), da Andrei Chikatilo (il “Macellaio di Rostow”) ad Albert De Salvo (lo “Strangolatore di Boston”), da Jeffrey Dahmer (il “Mostro di Milwaukee”) fino ai nostrani Marco Furlan (detto “Ludwig”), Ferdinand Gamper (il “Mostro di Merano”), Leonarda Cianciulli (soprannominata “la saponificatrice”) e il presunto “Mostro di Firenze”.

Ma proviamo a tracciare un identikit del serial killer tipo e a vedere in che modo, e in quale percentuale, le sue caratteristiche vengono espresse a livello astrologico. Tanto per cominciare, ci troviamo al cospetto di un individuo freddo, calcolatore, capace di premeditare, organizzare e dominare gli eventi criminali: dunque non ci stupisce affatto che il Sole si trovi più spesso – 11 volte su 51 – nel segno duro, razionale e a volte spietato del Capricorno, sede per altro dell’esaltazione di Marte, e nemmeno che il Sole sia assolutamente assente in Aquario, segno indipendente, poco passionale (si oppone al Leone/Casa V) e distaccato, laddove il serial killer tipo è invece prigioniero e dipendente dai suoi impulsi coatti. D’altro canto, Saturno stesso si ritrova più di frequente (7 volte su 51) proprio nel segno del Capricorno, suo domicilio primario, e subito dopo (6 volte su 51) nel segno della sua esaltazione, la Bilancia. In questa tipologia umana, l’implacabilità e la freddezza, si associano quasi sempre ad un’intelligenza brillante e attenta al dettaglio, in grado di non tralasciare alcun particolare per evitare di finire nelle maglie della giustizia: orbene, sia Saturno che Mercurio sono – pari merito – i due pianeti più spesso collocati nei segni dei loro domicili e della loro esaltazione, ovvero 18 volte ciascuno su 51.

Anche il Sole, simbolo dell’io, nel forma il suo maggior numero di aspetti – 18 – proprio con Saturno, (confermando la capacità di questi individui di programmare su tempi lunghi, senza perdere di vista l’obiettivo), e con Plutone (sempre 18), evidenziando la sete di potere e la volontà diretta al crimine, oltre ad una notevole capacità di sedurre, manipolare e occultarsi.

Il segno del Capricorno viene inoltre ricostruito anche dal fatto che Saturno forma il suo maggior numero di aspetti con Marte (20).

Ma dove cade più spesso l’Ascendente? Nei 51 casi analizzati, si trova ben 10 volte in Bilancia (pari merito col Sagittario, come vedremo più avanti). Da un lato questo ascendente riconferma la forte influenza di Saturno sull’Io/Casa I, dall’altro pone l’accento su quella che è una delle caratteristiche principali dei serial killer: quel giustizialismo fanatico che si arroga il diritto di giudicare, condannare, far piazza pulita delle “scorie” della società. Non dimentichiamoci che le vittime sono più spesso prostitute, tossicomani, omosessuali, barboni e disabili, in una parola i “deboli”, quei deboli che subiscono la sopraffazione dei “forti”, rappresentati da Saturno e dal Capricorno. Appare quasi ovvio, a questo punto, che l’Ascendente non sia mai in quel segno che i deboli rappresenta, cioè il Cancro, segno per altro troppo pavido e mite per poter favorire questa categoria. Anche se – paradossalmente – è proprio così che appaiono agli occhi di amici, conoscenti, vicini di casa, e soprattutto delle vittime: affabili, miti, rassicuranti, gentili, affascinanti e spesso anche di bell’aspetto fisico. Tutto ciò viene perfettamente espresso dalla posizione di Venere che sceglie più di frequente (9 volte) la Casa II, quella dell’immagine e del “look”; anche se è evidente che si tratta di un’immagine mistificata, tant’è che la casa II cade più spesso (9 volte) proprio nel segno che più di tutti tende ad occultarsi, lo Scorpione, mentre registra 1 sola presenza nel Leone, segno portato a vistosi eccessi che danno nell’occhio.

Venere stessa, pur essendo il pianeta più spesso beneficato (in ben 20 casi su 51 riceve solo aspetti positivi), è anche quello che più di frequente si colloca nei segni dei suoi esili e della sua caduta (14 volte su 51 in Ariete, Scorpione e Capricorno), tutti segni dominati da Marte, a sottolineare il piglio aggressivo, intrusivo e talvolta sadico dell’affettività. Ci troviamo di fronte – infatti – ad un’affettività disturbata e deviata, che trova le sue radici nella famiglia d’origine: secondo le statistiche, l’84% dei serial killer ha subito situazioni di abbandono o di violenza in famiglia o durante l’adolescenza. Troviamo infatti che la Casa IV sceglie più spesso di collocarsi in Ariete (10 volte), e subito dopo in Capricorno (9 volte), entrambi segni di Marte, pianeta che non a caso si trova più spesso proprio in Casa IV (7 volte), a confermare un ambiente familiare che ha scatenato o prodotto atti di violenza.

In genere, secondo gli studi, è la figura materna quella che tende a creare maggiori squilibri, spesso a causa di un atteggiamento “fagocitante”; tant’è che nelle mappe analizzate il pianeta con cui il luminare femminile forma il maggior numero di aspetti è proprio Giove, a testimoniare una madre da cui ci si è sentiti “divorati” e che porta i soggetti, a loro volta, a divorare (in certi casi letteralmente) figure sostitutive simbolicamente associate alla madre. Le vittime sono infatti più spesso di sesso femminile.

Ex aequo con la Casa IV, Marte sceglie le Case VIII e XII: settori che esprimono una violenza occulta, che sfida il rischio e le regole, che assume connotazioni mortifere, devianti e squilibrate.

Gli stellium planetari si addensano più di frequente in Gemelli, Vergine e Scorpione in egual misura. E’ interessante osservare che tutti e tre i segni condividono la presenza di Mercurio, pianeta legato al numero, ai dettagli, alla lucidità e furbizia; due di loro (Gemelli e Vergine) hanno in comune il domicilio di Y-Eolo, pianeta della ripetizione seriale, della riproduzione, della coazione a ripetere, del ritmo scandito. Altri due (Gemelli e Scorpione) ospitano Plutone, signore del nascosto, della “maschera”, del crimine, della crudeltà, del sadismo e dell’eros, proprio quel Plutone con cui Marte (l’aggressività, il fallo, la violenza, il sesso, la forza) sceglie di formare il suo maggior numero di aspetti.

Secondo le statistiche, per il serial killer il delitto costituisce il climax  di una elaborata fantasia a sfondo erotico-sessuale : l’alta frequenza di Marte nelle tre case d’Acqua esprime perfettamente queste fantasie violente di stampo lunare e plutonico; così come Nettuno, col suo picco di presenze (9) in Casa I, aggancia l’Io a fantasie nebulose e ad una inquieta ricerca del sé.

Altro “vezzo” comune ai serial killer è quello di lasciare una firma, per ostentare inconfutabilmente la paternità del delitto: dal punto di vista astrologico, ciò si evince dal forte ruolo giocato da Mercurio, cui si attribuisce il significato di “firma”; il pianeta registra la sua più alta frequenza (7 volte) nella Casa I, ed è – come abbiamo già visto – quello domiciliato ed esaltato in tutti e tre i segni più occupati da stellium.

Sempre secondo le statistiche, la maggior parte dei serial killer sono dediti a pratiche di masturbazione compulsiva – che spesso escludono una normale attività sessuale – acquistano materiale pornografico, non disdegnano il cannibalismo e la necrofilia, spesso collezionano parti anatomiche delle vittime. Nelle 51 mappe analizzate, in effetti Marte si trova più spesso (7 volte ciascuno) in Vergine e Pesci. In Vergine collega il fallo/Marte alla manualità/Urano, e la violenza/Marte alla serialità e al collezionismo di Y-Eolo; in Pesci immerge la sessualità nel regno della sregolatezza. E di certo sregolata, oltre che violenta risulta la vita sessuale di questi individui. La Casa V, casa della sessualità, si trova più frequentemente nel segno del Toro (10 volte), segnalando il collegamento tra sesso e vista (voyerismo, acquisto di materiale pornografico), e tra sesso e cibo (il cannibalismo); così come la Casa II predilige lo Scorpione (9 volte), nuovamente stabilendo l’equazione vista/eros, cibo/eros.

 Ci ha inizialmente meravigliato scoprire che la casa in assoluto meno occupata dai pianeti sia proprio la Casa V, ma in realtà una V piena avrebbe comportato una fruizione vitale, gioiosa e sana della sessualità. A conferma di ciò, è l’Aquario – subito dopo il Toro – ad occupare più spesso questa casa, segno opposto al Leone/Casa V, quasi a segnalare un “ribaltamento” se non uno “scardinamento” dei valori dell’eros, che poi sono in fondo i valori della vita stessa. Eppure, non si tratta quasi mai di “folli”, ma più spesso di soggetti dalla personalità “borderline”, di notevole intelligenza, e di apparente inoffensività.

Come sostiene Silvio Ciappi**, il serial killer è la figura che meglio rappresenta le paure della nostra epoca, una metafora di fine millennio: spietato, senza volto, e imprevedibile.

L’antesignano dei serial killer è storicamente Jack Lo Squartatore che nel 1888 mutilò – uccidendole – i corpi di 5 prostitute, senza mai essere individuato. Smanioso di notorietà, inviò a Scotland Yard brandelli di corpi, asserendo di averli in parte mangiati, con ciò assicurandosi l’attenzione della stampa e risonanza mondiale.

E’ interessante notare come proprio in quell’anno – il 1888 – Plutone e Nettuno si congiungevano in Gemelli (segno cui si attribuisce l’Inghilterra), favorendo la nascita di una personalità insieme criminale e istrionica (Plutone nei Gemelli, e per giunta proprio nei gradi di Mercurio), di forte impatto mediatico (ancora i Gemelli, segno del giornalismo); Nettuno – dal canto suo – facilitava la diffusione di un nuovo “mito”, quasi una nuova se pur aberrante moda (Nettuno nel suo valore di tendenza sociale e di immaginario collettivo).

Il fenomeno creato dall’inglese Jack, ben presto si sposta negli Stati Uniti (area geografica governata dal Sagittario), dove attecchisce e dilaga, tanto che nella nostra epoca è un fenomeno tipicamente americano, frutto dell’ambiguità statunitense, dove – citiamo Ciappi – “accanto a interi quartieri abbandonati al lento marcire dei ghetti e della miseria, si affiancano sobborghi incipriati. E’ l’America dei piccoli paesi rurali del Midwest, perbenisti e pettegoli, ad affiancarsi ai gomitoli di autostrade che percorrono le grandi città dell’Est, dove milioni di americani si proiettano verso qualcosa di diverso, nella loro esasperante ansia di esorcizzare il male che temono di più: la solitudine. I serial killer sono una metafora del “sogno americano” infranto”. **

Dallo scenario sin qui delineato, emerge prepotentemente la dialettica dell’asse Gemelli/Sagittario, Inghilterra/Stati Uniti, Casa III/Casa IX, che come adesso vedremo trova emblematiche conferme nei dati astrologici raccolti nella nostra ricerca.

La grande sorpresa che ci attendeva, il dato imprevisto che ci ha inizialmente stupito, è che sia proprio il Sagittario – il generoso, conviviale, ottimista e fondamentalmente mite Sagittario –  il segno che registra in assoluto la più alta presenza di pianeti, fino a Saturno compreso, escludendo quelli generazionali. Lo stesso Ascendente si trova più frequentemente proprio nel Sagittario (pari merito, come abbiamo già visto, con la Bilancia); anche Venere e Giove prediligono in assoluto il nono segno dello zodiaco, che per Giove costituisce anche il domicilio primario, e quindi il più importante, senza contare che è proprio Giove il pianeta che riceve il maggior numero di aspetti nelle 51 mappe analizzate. La Luna stessa forma con Giove il suo più alto numero di aspetti, come abbiamo già osservato.

Non stupisce, quindi, che il luminare notturno – la Luna – si collochi più frequentemente proprio nelle case III e IX pari merito, e la Luna collocata su quest’asse sembra favorire la tendenza a squilibri di matrice depressiva. Anche Mercurio, signore dei Gemelli e della casa III, sceglie più spesso la Casa I, e così pure Nettuno, signore del Sagittario e della Casa IX.

Ad ulteriore conferma dell’importanza di quest’asse nella tipologia umana analizzata, la Casa III si trova più di frequente nel Sagittario (ex aequo con i Pesci, altro segno nettuniano), mentre la Casa IX sceglie più spesso proprio il segno dei Gemelli (pari merito con la Vergine, altro segno mercuriale), ed anche qui osserviamo – come per la Casa V, un “ribaltamento” che è indice di potenziale squilibrio. Come se non bastasse, anche Urano predilige la Casa IX, ed è Mercurio (signore della III) il pianeta che più spesso si trova proprio nei Segni dei suoi domicili (Gemelli e Vergine) e della sua esaltazione (Scorpione).

Ma quali sono i significati e i valori espressi dall’asse III/IX e dalla dialettica Gemelli/Sagittario? E cosa vuole dirci rispetto alla personalità dei serial killer?  Cerchiamo di individuarlo.

Come tutti sappiamo, questo è l’asse della mobilità, della comunicazione e dei media, che collega il vicino al lontano, il più piccolo al più grande; è anche l’asse della curiosità e della conoscenza. Orbene, come evidenzia Hickey***, tra i serial killer si individuano la categoria dei “travelling killers”, che coprono migliaia di chilometri tra un omicidio e l’altro (valori Sagittario/Casa IX), e quella dei “local killers”, i quali si spostano all’interno dello Stato di appartenenza (valori Gemelli/Casa III). Caratteristica dell’intera categoria, come sottolinea Ciappi, è proprio l’alto livello di mobilità, cui i grandi spazi degli USA ben si prestano. La mobilità diventa anche il mezzo per favorire e moltiplicare conoscenze e incontri casuali, tra cui il serial killer sceglie le probabili prede, diminuendo la possibilità di essere individuato. In certi casi, la dialettica III/IX prende la simbologia di mezzi di comunicazione atti a favorire il delitto (il “mostro di Marcinelle” vendeva su Internet le video registrazioni effettuate sulle sue giovanissime vittime; molti pedofili e potenziali assassini acquisiscono contatti  tramite la rete), in altri quella ancor più comune di mezzi di trasporto, come automobili e treni (Donato Bilancia abbordava le sue vittime in auto, e ne ha uccisa una in treno; Luigi Chiatti attirava i bambini con promesse di divertenti gite; il “mostro di Firenze” assassinava le coppiette appartate in auto).

L’altro importante significato espresso dall’asse III/IX – quello di comunicazione mediatica e diffusione di notizie – trova un evidente riscontro nel forte bisogno di notorietà, pubblicità e fama che caratterizza i serial killer. Molti di loro mantengono corrispondenze epistolari anche dal carcere, o addirittura realizzano un sito internet (come nel caso di Ed Kemper), senza contare che tutti – una volta confessati i delitti – riempiono centinaia di pagine di verbali di polizia e di giornali, indulgendo sui più piccoli e aberranti dettagli. Sembra quasi di trovarsi al cospetto di grandi comunicatori, che esercitano un fascino perverso, suscitando non di rado sentimenti di ammirazione ed emulazione. Non è un caso – per altro – che tanti tra loro siano in grado di ergersi a “capi” di sette, organizzazioni o gruppi (Manson e la sua setta satanica dei “Charlie”, il “mostro di Marcinelle” e i suoi complici, il gruppo dei cosiddetti “Sanguinari” della famiglia Bender, Raymond Fernandez e i suoi “Killer del cuore solitario”, come pure Kenneth Bianchi con gli “strangolatori della collina”). E’ ovvio che questa capacità di comunicare, affascinare, manipolare e costituire gruppi richiede anche l’appoggio di forti valori CasaI/Casa VII: infatti la VII Casa è quella che registra la più numerosa presenza di pianeti, nonché la più alta frequenza di stellium. Ciò non desta meraviglia, in personaggi che tendono ad invadere violentemente l’altrui territorio, come sottolinea la marcata incidenza di Case Settime nel marziano Ariete. Per questi soggetti, gli “altri” sono prede da dominare e divorare, e non solo in senso metaforico, vista la frequenza di atti di cannibalismo. E Giove, pianeta dell’oralità e del cibo, con la sua più alta presenza proprio in casa VII, non ne è forse una schiacciante conferma? Se ciò non bastasse, pari merito con l’Ariete, la VII casa si trova più spesso nei Gemelli, a sottolineare la volontà di confrontarsi con un pubblico mediatico per sfidarlo.

 L’Ego del serial killer, ipertrofico e deviato, necessita sempre di un qualche palcoscenico, come dimostra il Sole in Casa I nella stragrande maggioranza dei casi, un palcoscenico su cui muoversi da protagonisti, e su cui recuperare – sia pur attraverso il crimine – una qualche unicità, identità e magnificenza da sempre negate o smarrite. Siamo dunque al cospetto di un ego infantile, violento e dominatore, avido di conferme e plausi; l’esatto opposto di un timido, gregario, schivo Sole in Casa VI, dove in effetti il Sole registra il suo minimo di presenze. L’ego della Casa VI, si troverebbe nel terreno della limitazione, della restrizione, della rinuncia alle grandi ambizioni, del “pensare in piccolo” tipicamente mercuriale che è proprio l’opposto di quel Giove che abbiamo scoperto così forte e dominante, sia come pianeta in sé, che come cosignificante della Casa IX. Il serial killer “pensa in grande”,  ha ambizioni smisurate, vuol far suo il “sogno americano” con i mezzi che le sue fantasie deviate gli suggeriscono, con quell’atteggiamento colonialistico, espansionistico, vorace e predatorio che contraddistingue gli Stati Uniti/Sagittario. Non dimentichiamoci che il Sagittario/Casa IX,  così tanto rappresentato in queste 51 mappe simboleggia anche il safari e la caccia, e infatti secondo lo psicologo e specialista di serial killer John Douglas, questi soggetti presentano una marcata “sindrome del cacciatore”: ad attirarli è la fragilità delle vittime, il loro aspetto da “preda”, e per molti di loro la caccia e l’uccisione sono il centro stesso dei pensieri e della vita. Senza contare che anche loro da assassini/predatori si trasformano in animali braccati, in un perverso gioco di ruoli.

E’ il “gioco” dialettico che si stabilisce tra Giove (Casa IX/Sagittario) e Mercurio (Casa III/ Gemelli), tra il “cacciatore” e la “preda”, tra il più grande e il più piccolo, tra il più consapevole e il più debole, tra il più adulto e il più acerbo.

A questo punto ci appare quasi scontato che la casa in cui più spesso ritroviamo Urano, pianeta dell’azione concreta, sia proprio la IX: quello dei serial killer è un agire – quando non un’occupazione – che si esprime nel cacciare e nell’essere cacciare, nell’inseguire e smembrare la preda e nell’essere a loro volta inseguiti, anche attraverso viaggi e spostamenti nel lontano.

Non è raro, inoltre, che i serial killer siano mossi da motivazioni ideologiche, da quella spinta riformistica tipica della IX/Sagittario, se non addirittura da deliri misticoidi –  come “il figlio di Sam” e Manson – espressione di quel Nettuno che insieme a Giove crea in questo settore un affascinante connubio tra l’avventura e il conservatorismo, tra l’inquietudine e il bisogno di stabilità e sicurezze.

A conclusione di questa nostra ricerca, possiamo rilevare che la maggior parte delle caratteristiche tipiche dei serial killer trova adeguata espressione astrologica nei dati raccolti, e che l’unica scoperta che in qualche modo desta stupore è proprio questa forte incidenza di valori Sagittario/CasaIX/Giove, tradizionalmente collegati a valori positivi  e di  “paciosità”; ma a ben guardare Giove tanto pacioso non è, se  – come Lisa Morpurgo arguiva già negli anni ’70 –  si direbbe che: “La funzione di Giove, a livello profondo, sia quella di minimizzare il carattere di violenza legato all’alimentazione e di inserirla in un contesto ottimistico di auto-soddisfazione personale. In altre parole Giove ci consente di mangiare senza troppi scrupoli, lasciando intatta la fiducia che l’Io ha in se stesso. Le prove empiriche sull’oralità di Giove sono moltissime, basti ricordare quali stretti legami si stabilirono tra il colonialismo, caratteristico del Sagittario, dove Giove è fortissimo, e la ferma convinzione che l’Uomo Bianco faceva il bene dei popoli conquistati, magari massacrandoli se rifiutavano il battesimo.”****

Non c’è dubbio che Giove incarni una serie di valori positivi, ma – ad una attenta riflessione – non sfugge il suo stretto collegamento con Marte, anzi, in un certo senso, “dietro” Giove c’è sempre in qualche modo la presenza di Marte. Pensiamo a Giove nel suo valore di cibo; bene, dietro quel cibo animale o vegetale che ci nutre c’è necessariamente l’azione aggressiva di Marte: uccidere gli animali, recidere le piante, strappare le radici, staccare i frutti, ecc. E ancora, dietro Giove nel suo valore di possesso/proprietà/beni materiali/ricchezza non ci sono forse il coraggio, la forza, la volontà, la violenza  simboleggiati da Marte? Persino dietro il godimento e l’edonismo, c’è comunque la presenza di Marte, e non solo in senso strettamente sessuale.

 Pensiamo alla Dama o agli Scacchi: due eserciti contrapposti (Marte) cercano di eliminarsi l’un l’altro “mangiandosi” (Giove).

Persino nei detti popolari, nei modi di dire, c’è traccia di questo collegamento Giove/Marte: “Fulminare con lo sguardo”, “Mangiare con gli occhi”, “Ferire con le parole”, “Parole taglienti”, “Ne uccide più la lingua che la spada”, “Sguardo assassino”, e tanti altri ancora.

A conferma di ciò, osserviamo che nella distribuzione morpurghiana dei Pianeti nei decani astrologici, Marte si trova sempre al trigono di Giove: Marte domiciliato nel primo decano dell’Ariete è al trigono di Giove nel primo decano del Sagittario; Marte domiciliato nel terzo decano dello Scorpione è trigono a Giove nel terzo decano dei Pesci; Marte esaltato nei gradi centrali del Capricorno è trigono a Giove esaltato nei gradi centrali del Toro. La sinergia tra i due pianeti appare evidente, chiara, ribadita.

A chiosa di questa stimolante riflessione, ci piace ricordare che è proprio nel Capricorno, che così tanto segna la tipologia dei serial killer –  che Giove (guarda caso!) trova la sua esaltazione in trasparenza.


NOTE

* Traduzione: “Un omicidio fa il farabutto, milioni un eroe. I numeri santificano”.

** S. Ciappi, “Serial killer. Metodi di identificazione e procedure investigative”, Ed. F. Angelo

*** E. Hickey, “ Serial murderers and their victims”, Brooks/Cole, Ca. 1991.

**** Lisa Morpurgo,  “Le Radici dell’Aggressività” – Atti del III Congresso Internazionale di “Astra”

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