Tu nasci nel periodo più freddo e buio dell’anno, quando per sopravvivere ai rigori dell’inverno bisogna attingere alle proprie risorse più intime e profonde, dosare al meglio le energie, contare su se stessi.

Forse è per questo che una delle cose che ti riescono meglio nella vita è cavartela da solo, quasi che sin da piccolissimo tu già sappia che la prima e più importante conquista è quella dell’autonomia.

Raggiungere una qualche vetta con la sola forza delle tue gambe, senza temere i chilometri, la fatica, il sudore, la solitudine, il tempo, e neppure la noia: questo è in genere il tuo cammino nella vita. E a darti man forte intervengono la tua lucida intelligenza, la rara capacità di programmare e costruire pietra su pietra, la lungimiranza e la tenacia. E’ raro che tu non riesca a realizzare gli obiettivi che ti prefiggi, a costo di metterci anni.

Per qualche verso sei adulto, serio e consapevole sin da bambino, e non di rado diventi un punto di riferimento importante per gli altri (quei pochi che ai tuoi occhi se lo meritano), una sorta di roccia incrollabile a cui appoggiarsi, sia nel lavoro che in famiglia. Non temi le responsabilità, e anzi spesso te le vai a cercare: ti piace accentrare su di te una serie di impegni e decisioni. Perché alla fin fine quello che vuoi è il potere, e sei assolutamente convinto che logora solo chi non ce l’ha. Di conseguenza puoi diventare duro e persino implacabile con chiunque ti metta i bastoni tra le ruote frapponendosi tra te e i tuoi traguardi, e non ti fai condizionare dai bisogni altrui quando in gioco ci sono i tuoi.

In linea di massima tu sai sempre cosa vuoi, quando e perché. Non tentenni, non tergiversi, non ti fai governare da emozioni, dubbi, rimpianti o timori. Insomma, un po’ di ragione ce l’hanno quelli che ti accusano di essere egoista, tutto cervello e poco cuore, spesso dimentico del “fattore umano”: salvo eccezioni determinate dal Tema Natale, le debolezze dei tuoi simili lungi dal commuoverti in genere ti fanno irrigidire. Anche in amore. Ma qui il discorso è diverso. Perché la tua difficoltà a lasciarti andare ai sentimenti è direttamente proporzionale alla paura di soffrire, di essere ferito in quel nucleo tenero che tieni ben nascosto, perché è molto più vulnerabile di quanto tu stesso voglia ammettere (neppure sotto tortura). Prova ne è che quando e se ti innamori spesso è per sempre, e sia pur senza grandi smancerie (sei fin troppo pudico) sai essere un compagno presente, attento, responsabile e in genere fedelissimo. Oltre che un amante particolarmente appassionato e instancabile (provare per credere).

Consigli per una vita migliore? Imparare che la leggerezza non è disimpegno, e che per la par condicio il cuore non ha meno ragione del cervello. No..?

Franca Mazzei

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