Mutamenti nei canoni dell’avvenenza femminile secondo lo scorrere dei transiti di Urano, Nettuno, Plutone

di Francesco Astore

(ricerca presentata all’8° Congresso d’Autunno di Mstrologia morpurghiana nel 2017)

Questo studio si propone di osservare come i tre pianeti lenti, Urano, Nettuno, Plutone, nel loro scorrere sui segni dello Zodiaco, intrecciando aspetti, proiettando influenze e architettando combinazioni sempre nuove e diverse, abbiano decretato il modularsi dei trend sull’estetica femminile nel corso di un secolo, per la precisione dal 1920 fino ai giorni nostri.

Ho preso in considerazione il cammino sui segni dei tre pianeti lenti attualmente conosciuti, perché sono i più potenti e capaci di incidere profondamente sul costume, sull’iconografia, sullo spirito del tempo che si respira nel corso delle varie decadi. Per comodità, infatti il tracciato delle assonanze tra i moti – planetari e le formulazioni estetiche del femminile, sarà suddiviso in decadi.

È necessario, prima di cominciare la trattazione vera e propria, stabilire alcune premesse per avere una maggiore chiarezza di impostazione.

I segni che il nostro Zodiaco definisce prettamente femminili sono il Toro e la Bilancia, il Cancro e i Pesci. A questi quattro segni, che rappresentano le qualità della Terra, dell’Aria e dell’Acqua, c’è da aggiungere il Sagittario, parallelo femminile dei Pesci nello schema dello Zodiaco, Sagittario segno dell’esaltazione di X – Proserpina e della trasparenza della Luna. Idealmente col Sagittario, segno che chiude la rosa dei 4 elementi aggiungendo il mancante Fuoco, si arriva a un totale di cinque segni che diventeranno “punto di osservazione” dei cambiamenti sulla bellezza muliebre. Inoltre, cinque è il numero delle soste astrologiche, per ciascuna zona dello Zodiaco prescelta, che proprio Venere, il pianeta della bellezza di cui stiamo discutendo, forma, in una sua rivoluzione siderale.

La sollecitazione positiva o negativa dei cinque segni espressione della bellezza e della femminilità, grazie all’azione persistente dei transiti di Urano, Nettuno e Plutone, ha portato all’affermarsi di tendenze e stili, stabilendo il mutare, prevalere o affievolirsi di un modello di bellezza femminile nel corso delle epoche.

La donna Toro, la prima a comparire sulla ruota dello Zodiaco, mostra un look sensuale, accogliente, avvolgente; grande rilievo è dato agli occhi (corrispondenti al segno), allo sguardo spesso penetrante ma notevolmente rassicurante. L’influenza di X – Proserpina, in domicilio primario, abbinata all’esaltazione di Giove, infonde una generosità nelle forme contribuendo a dare un risalto a fattezze tipicamente giunoniche nella bellezza femminile. A parte le curve in evidenza resta, con l’influsso di Venere in domicilio base, un’armonia e una compostezza di fondo che si riflette tanto negli accesi colori mediterranei, quanto in quelli nitidi e freddi, tipicamente nordici.

Non dimentichiamo ancora che la trasparenza di Saturno nel segno può far risaltare il fascino della donna manager o della vera e propria matriarca.

Molto diversa è la donna Cancro, domicilio della Luna, esaltazione di Venere: il segno celebra, in teoria, la donna tradizionale, vergine e madre, o la bimba-bambola giocattolo di tanti macho, l’ideale voluto dal patriarcato. Molto in rilievo il seno (corrispondente al Cancro), l’incarnato è chiaro, splendente, lo sguardo trasognato; i colori il bianco latte, l’argento, il classico rosa. Si disegnano forme rotonde grazie alla massiccia influenza della Luna, ma non troppo, perché la sotterranea influenza di Mercurio in trasparenza fa sì che giochino tendenze contrastanti, volte ad affusolare la figura femminile per un look civettuolo e un po’ capriccioso.

Dissimile, nettamente la donna Bilancia, che coniuga un look altero (influenza di Saturno in esaltazione) e insieme affabile (Venere e X – Proserpina in domicilio). L’immagine trova suggestioni grafiche, poetiche, artistiche o uno stile in trasformazione (trasparenza di Nettuno). La silhouette può, alternativamente, essere molto snella (Saturno) o sinuosa – giunonica (X – Proserpina). Risalta la grazia in sé, un fascino difficilmente racchiudibile in un concetto, che nasce dai modi gentili (Venere fortissima in domicilio primario); le tinte indossate sono pastello, oppure bianco – ghiaccio. Non è estraneo l’emergere di un’impostazione aristocratica o anche lievemente borghese, in alcuni casi freddamente distante (sempre l’influenza di Saturno).

Esplosiva, atletico – sportiva, ricca di estri, la donna rappresentata nel segno del Sagittario. I colori sono rosseggianti, luminosi (X – Proserpina in esaltazione produce la scelta di un vero caleidoscopio nel modo di vestirsi, rappresentarsi), l’iconografia disponibile ai look più svariati, avventurosi e fantasiosi (Nettuno in domicilio base e Giove – espansione, in domicilio primario). In evidenza le gambe che si scoprono volentieri, mentre il look può, alternativamente mostrare il piacere di forme abbondanti (l’accoppiata formidabile di X – Proserpina con Giove) oppure un fisico slanciato, spesso con statura mediamente alta (Nettuno). 

Infine la quinta e ultima posizione esemplificata dal mutevole, etereo, imprevedibile segno dei Pesci. L’immagine della donna segue scie meno consuete, quelle volute dalla casa 12^ cosignificante del segno ed è sia angelo che demone, santa e peccatrice, fata e strega. La bellezza è inusuale, imperfetta, inesatta, come vuole Venere nella sua sede della trasparenza: spesso i difetti e le disarmonie diventano il vero punto di eccellenza e di seduzione. Venere, in esaltazione per trasparenza nei Pesci, indica una bellezza che sembra venire da spazi alternativi, quasi siderali e può toccare gli estremi della magrezza assoluta ad esempio. Venere e la Luna invocano l’irregolarità e la asimmetria sul rispetto dei canoni estetici e sulla regolarità delle forme, rappresentata dalla opposta Vergine – casa 6^. Resta l’idea dell’essere inarrivabili, del vedere la donna un po’ ammantata di mistero o calata in una dimensione lunare. Si scoprono preferibilmente seno e piedi, entrambi simboleggiati dalla Luna esaltata direttamente nei Pesci.

Gli Anni Venti

Partiamo dai ruggenti anni del primo dopoguerra, anni del jazz e del charleston, della garçonne e delle labbra rosso fuoco. Furono un periodo decisamente rivoluzionario in cui, sembra impensabile a un secolo di distanza, si parlava di controllo delle nascite e amore libero, di sigarette e oppio fumati fino a far uscir fuori l’anima, di danze forsennate. La garçonne deriva dal romanzo dal titolo omonimo di Victor Marguerittes, uscito nel 1922 e regolarmente censurato, in cui si raccontava di donne dedite alla libertà sessuale, androgine, vamp. Questa notevole liberazione della donna, perlomeno nelle classi più agiate e colte, è da ricercarsi nel persistere del trigono tra Urano e Plutone che occupavano rispettivamente i due segni lunari, Pesci e Cancro; Nettuno, invece si trovava nel maschile Leone.

Dei cinque segni elencati che possono assorbire aspetti positivi restano i due signori del domicilio e dell’esaltazione A e B di Venere, Pesci e Cancro. Tutti gli altri segni subiscono quadrati dai tre corpi celesti più lenti e dunque le loro prerogative e qualità, ne deduciamo, sono bloccate o, temporaneamente, messe tra parentesi.

La bellezza, pur molto femminile, segue canoni non convenzionali (Pesci) sovverte la componente tradizionalistica del Cancro grazie a Plutone presente nel segno, pur sollecitandone la parte sbarazzina e lievemente infantile (Luna e Mercurio ospitati nel segno).

Il trigono Urano – Plutone tra Pesci e Cancro durò quasi ininterrottamente dal 1920 fino al 1925, segnando una rivoluzione proprio sull’idea della femminilità convenzionale.

Con la proiezione simultanea sul “punto vuoto” dello Scorpione, segno rivoluzionario, il vertice che chiude la Stella d’Acqua, immerge l’ideale della bellezza femminile in una volontà di sovvertire le regole esistenti.

E un nuovo tipo di donna calca le scene, riunendo in sé l’angelico e il diabolico: si chiama Gloria Swanson, la star americana del cinema muto, inventrice del glamour. Da un lato apparve come irreprensibile signora, dall’altro si mostrava disinvoltamente avvolta in feticci erotici come biancheria di satin, kimono di seta e lussuose pellicce. Interpretò ruoli scandalosi e osé che narravano di tradimenti, ménage a trois e libertà sessuale della donna. 

La presenza di Plutone in rapporto così fecondo con i due segni della femminilità, Cancro e Pesci, consentì a idoli del decennio di farsi strada e emergere in un momento storico in cui le donne erano destinate a un ruolo subalterno. Si pensi alla trasgressiva Josephine Baker, ballerina scatenata di colore, che per prima osò esporre il seno nudo in scena, a Louise Brooks, celebre icona rimasta indimenticabile nei suoi capelli alla maschietta e nel suo immancabile giro di perle. Infine, Kiki de Montparnasse, amante e modella di Man Ray e lei stessa pittrice, cantante, regista e interprete di film.

Regista fondamentale Nettuno in Leone diede modo all’abbronzatura di cominciare la sua inarrestabile fortuna, che durerà per tutto il secolo, giungendo fino ai giorni nostri. Inventata dalla Leone Coco Chanel, è il marchio di luce sulla pelle irraggiato dall’astro governatore del segno, il Sole. Leone anche una delle donne emblematiche del decennio, Zelda Fitzgerald, incarnò l’ideale della flapper girl, la ragazza adolescente che sta per sbattere le ali e spiccare il volo: creativa, ricca di fascino, indipendente dal maschio. E così amò rappresentarla il marito, Francis Scott nei suoi romanzi.

Gli Anni Trenta

Lo scenario cambia completamente nel decennio successivo. Plutone resterà ancora in Cancro, ma Nettuno è entrato nella Vergine, subendo la dura posizione di esilio. La femminilità – Pesci affronta un duro colpo. Crolla l’idea della stravaganza eletta a norma. La bellezza si ripulisce, assume tinte più linde, nitide, ambisce alla perfezione formale. Dal punto di vista sociale e politico il crollo della Borsa del 1929 è una specie di spartiacque tra la sfrenata brama di vivere che si chiudeva e un’epoca di incertezza economica, spaventosa, che si apriva.

Cancro e Vergine, occupati da Plutone e Nettuno, ripiegano su feste, che si non tengono più nello sfarzo dei bar o dei club, ma nel chiuso delle abitazioni private. Nei primi anni in cui Plutone quadrerà Urano in Ariete (fino al 1935) la crisi morde maggiormente e anche il look diventa semplice, recuperando anche sull’eleganza e la sobrietà, come vuole, fondamentalmente, la componente positiva della Vergine dove sta transitando Nettuno, pianeta della moda. Non si tratta solo della bellezza femminile, dal design all’architettura tutto era di eccellente valore, ma, come fece osservare il fotografo del bel mondo Cecil Beaton, “non c’era più l’ostentazione degli anni Venti, tutto si era ridimensionato”.

Il Cancro e il Toro sono i due soli segni che nel decennio appaiono completamente beneficati esprimendo un’idea della femminilità tutta nido familiare e patria. Dal ’35 infatti nel Toro entrerà Urano formando anche uno splendido trigono a Nettuno che, partendo dall’anno successivo il 1936, si porterà fino ai primi Anni Quaranta. La proiezione di trigono di Nettuno sul Toro, segno di X – Proserpina, da un segno mercuriale e poco propenso all’abbondanza delle forme come la Vergine, fa sì che le curve, pur apprezzate, non siano una prerogativa fondamentale. La cripto mascolinità della Vergine, che ospita la trasparenza di Marte, conferisce ad alcuni look un tocco di androginia.

Tra le icone femminili del periodo sono la “Divina” Greta Garbo che, in quanto Vergine, sposa appieno i dettami di Nettuno, ora ospite del segno. Nessuno avrebbe scommesso che sarebbe potuta diventare un idolo. Alta, spalle larghe, poco seno e fianchi stretti, figlia di un umile operaio svedese, arrivata a Hollywood nel ’35, non venne trattata come una futura stella. Fu la macchina da presa (valori Toro) a svelare le qualità del volto simmetrico (Vergine), dagli occhi enormi (corrispondenti al Toro dove la Garbo aveva la Luna), spesso abbassati e le labbra quasi chiuse.

Dopo l’apparizione nell’Angelo azzurro il carisma di Marlene Dietrich apparve fuori discussione. Anche qui il glamour si concentrò sull’intensità degli sguardi, degli occhi socchiusi e ammaliatori (Toro) e sulla voce seducente, perché Marlene cantava (Toro canto), non disdegnando di indossare spesso abiti maschili.

Salutismo, sport e fotografia, valori Toro e Vergine, fanno risaltare donne come Leni Riefensthal (la regista del Terzo Reich per cui realizzò vari capolavori, come Olympia) e l’avventurosa aviatrice Amelia Earhart, la prima donna che attraversò da sola l’Atlantico in aereo.

Gli Anni Quaranta

Dopo il terribile conflitto mondiale, risorge la gioia di vivere insieme a quella di piacere e sedurre. È un vigoroso Plutone in Leone, accompagnato da Nettuno nell’aerea Bilancia, a dirigere ora i giochi, ribaltando completamente i punti di vista della decade precedente. L’Europa e il mondo intero si sollevano dalle rovine e la bellezza femminile si scopre magnifica, senza scordare quel tocco di bon ton che la femminile Bilancia fa costantemente risuonare. Perché il modello di femminilità che compare adesso è proprio quello bilancino. Anche Urano favorirà questo modello entrando in Gemelli nel ’41 e restandovi sino al ’49. La “classe” è il marchio che Nettuno e Urano (in trigono dal ’43 al ’46), nelle rispettive sedi di trasparenza, imprimono all’epoca.

Riflesso di questa tripletta planetaria, la sofisticata Katharine Hepburn e il mood per cui si impose è sopravvissuto più a lungo della sua stessa carriera: freddo, pulito, unisex. Dotata di una bellezza molto naturale anche Ingrid Bergman, un’altra svedese che si conquistò l’appellativo di diva o la splendida Lauren Bacall, ammirata per il suo stile sano, lustro, raggiante.

L’influenza di Plutone in Leone (segno che contiene la trasparenza di X – Proserpina e il domicilio della Luna B), accanto a queste bellezze perbene, fa risplendere anche le bombe sexy che rappresentavano tutto quello che gli uomini sognavano dopo i lunghi anni di guerra. Soprannominata “l’atomica”, Rita Hayworth sarà l’immagine che rimarrà impressa nella memoria come l’immortale Gilda del ’46. Le si contrappose la spregiudicata Ava Gardner, vestita nel suo satin nero con indosso gli immancabili lunghi guanti.

Gli Anni Cinquanta

Ottimismo e opulenza ritornano grazie al boom economico e sono esemplificate dal New Look che Christian Dior vuole per tutte le donne, vero fil rouge, del decennio. Il New Look dipinge la forma a clessidra impressa sulla figura femminile e che si ritrovava poi dappertutto, dall’architettura all’arredamento d’interno, fino al più insignificante oggetto d’uso quotidiano. È sempre Nettuno in Bilancia a ispirare questa nota poetico – grafico – artistica nella valorizzazione delle curve femminili, dando un’immagine rotonda, sinuosa, armonica (X – Proserpina in domicilio base). La novità degli anni ’50 inoltre, è l’ingresso di Urano in Cancro che valorizza il seno oltre ogni misura. È l’era delle maggiorate, di seni e fianchi prosperosi, anche perché i combattenti, ormai tutti ritornati dal fronte, oltre alla fidanzata, desideravano segretamente l’abbraccio della mamma. Con la forte positività proiettata sul segno del Sagittario, proprio dagli Stati Uniti appartenenti al segno, parte il richiamo della pin-up, sportiva e pimpante, abbastanza rotondetta, ma non troppo.

Con Urano in Cancro la femminilità ritrova la gioia del focolare domestico, della fedeltà al marito, del busto stretto attorno alla vita, che la figura a clessidra imponeva.

A ben guardare il duro quadrato tra Urano e Nettuno (tra Cancro e Bilancia dal ’51 al ’58), in realtà mortifica l’evoluzione e sembra dar voce alla scrittrice femminista Simone de Beauvoir, che smascherò il nuovo culto della femminilità: definendo “l’eleganza strumentale all’incatenamento”. Scrisse che la donna adesso non era che l’emblema del successo del marito, “stretta in nuovi bustini e vecchie convenzioni”.

Morbida e flessuosa, immortale icona del decennio Marylin Monroe, si ispirerà ai dettami del New Look bilancino esibendo le sue forme generose e provocanti.

La silhouette a clessidra si concederà felici eccezioni, complici le sollecitazioni di Urano cancerino, facendo vedere la luce alle bellezze mediterranee di Sofia Loren e Gina Lollobrigida, cui si affiancheranno efficacemente, dall’altra parte dell’Oceano, le procaci Anita Ekberg e Jane Mansfield.

La compostezza e regalità espresse dalla combinazione Bilancia – Leone, risalteranno nella raffinatezza di Grace Kelly, nel fascino britannico di Liz Taylor o ancora in Evita Peron che si guadagnò l’appellativo di “angelo dei poveri” nel suo paese, l’Argentina.

Gli Anni Sessanta

Definiti Swinging Sixties siamo giunti ai dieci anni più incisivi per il cambiamento dei costumi nel XX secolo. Per alcuni si è trattato dell’epoca d’oro di nuove libertà, per altri del decennio tenebroso che ha portato alla dissoluzione di morale, autorità, disciplina. Non potevamo sul piano astrologico non trovare una forte connotazione scorpionico – plutonica.

Fino al ’61 Urano in Leone continua a promuovere una sensualità dirompente ma, adesso, Nettuno in Scorpione e Plutone nella Vergine, raggiunto da Urano per tutta la decade in congiunzione nel segno, sparigliano le carte.

La rivoluzione nella moda è offerta dalla minigonna dell’Aquario Mary Quant.

Con l’opposizione nettuniana al Toro e la quadratura uraniano – plutonica al Sagittario, i segni di X – Proserpina, decretano la fine delle forme giunoniche, delle curve, dello stile clessidra, fanno comparire il vezzo delle parrucche (opposizione di Nettuno Scorpione al Toro capigliatura).

L’influenza di Mercurio appare qui evidentissima, anche perché Vergine e Scorpione sono i due segni dove il pianeta è in domicilio e in esaltazione. Ma c’è ancora di più. Gli aspetti positivi che si riverberano sul Cancro, femminilità, vuoto, fanno risaltare l’influenza di Mercurio, esaltato in trasparenza nel segno.

La miscela scottante di adolescenza e vizio si chiama Brigitte Bardot, mentre Audrey Hepburn indossa i panni della teenager impertinente ma beneducata, innocente, dagli occhi di cerbiatta. Il modello di bellezza va sempre più verso una formulazione acerba, ma smaliziata come vogliono i valori mercuriali – scorpionici. Comincia a presentarsi la tendenza delle modelle in passerella (Vergine industria della moda) e la giovanissima Twiggy (appartenente proprio a questo segno), è sulle copertine di tutte le riviste.

Saranno spesso ragazze belle e intelligenti e si dedicheranno pure al cinema, come Veruschka che interpreterà sé stessa in Blow-up nel ’67.

Le notevoli sollecitazioni sul Cancro faranno esplodere il romanticismo nella bellezza giovane e pura di Julie Christie, definita la Darling (amata), dopo aver impersonato Lara nel film “Il dottor Zivago”.

Personaggio penetrante e scorpionico Maria Callas, primadonna assoluta, oltreché per la voce unica, fece parlare di sé per gli scandali, ma anche per la metamorfosi (tipicamente plutonica) che operò: perse molti chili e da brutto anatroccolo si trasformò in bellissimo cigno nero.

Gli Anni Settanta

Drastico giro di boa e arriviamo nel decennio hippy per eccellenza. La libertà sessuale, l’obiezione di coscienza, le esperienze con le droghe e la rivendicazione dei diritti delle donne, non sono più considerati fenomeni di minoranza ma vengono accettati ed esercitati dalle grandi masse. Plutone e Urano si spostano in Bilancia e Nettuno nel Sagittario, entrambi i segni hanno in comune X – Proserpina, dunque faranno esplodere il femminismo in tutto il mondo. La donna inizia a prendersi i giusti spazi che le spettano: politici, intellettuali, di potere. Nello Zodiaco troviamo Sagittario e Bilancia, tra i cinque segni della femminilità, che sono stimolati moltissimo e non hanno lesioni di sorta.

Nella Bilancia troviamo Nettuno in trasparenza a far scoppiare, con l’appoggio del Sagittario il gusto per l’avventura e la sperimentazione che porta in varie direzioni, a volte contrastanti. Cosa era “il bello”, adesso?

Il look naturale – sportivo alla Charlie’s Angels o il luccichio artificiale della disco-star? L’atteggiamento aggressivo dei guerrieri, dei rivoluzionari, o quello degli emarginati sociali? In linea generale a prevalere fu il fisico snello, (in evidenza le sagittariane gambe, per gonne micro), aitante, abbronzato; le chiome (X – Proserpina) sempre abbastanza voluminose, con masse di capelli sapientemente scalati e gonfiati ad arte, come quelle di Farrah Fawcett (a far sudare sette camicie ai parrucchieri).

Quando Urano entrerà in Scorpione alla fine del decennio, la naturalezza diventa noiosa e, con l’irrompere del punk, ritorna in voga la bocca rosso sangue su un viso pallido e gli occhi segnati di scuro. Ma anche l’impegno politico prende maggiormente piede.

Una corona di capelli ricci incornicia Angela Davis femminista e intellettuale, che fece esplodere l’afrolook. Impegnata politicamente anche Patti Smith, che ostentò un’immagine di sé totalmente ripulita dal trucco e con i capelli orgogliosamente spettinati.

Vera icona del decennio Catherine Deneuve, fu tutto quel che la Francia ama, gusto sopraffino, signorilità, movenze regali.

Storia a sé per Charlotte Rampling, donna dall’allure misterioso, con lo sguardo magnetico dei suoi occhi verdi, divenne icona del periodo dopo “Il portiere di notte”.

Gli Anni Ottanta

È il successo materiale a condizionare l’intera decade ’80. Dopo il ventennio precedente, libero e trasgressivo, assistiamo a una virata potentemente conservatrice cui si arriva soprattutto nel 1985, quando Plutone è definitivamente in Scorpione, Nettuno in Capricorno e Urano nel Sagittario. Sagittario e Capricorno hanno in comune Giove (in trasparenza in quest’ultimo segno) e mai come adesso si evidenzia il culto dell’immagine, del denaro e del potere, dettati dal vincente edonismo reaganiano. Il look femminile ha un rilievo da cacciatrice aggressiva, con gambe lunghe e scattanti, schiena e glutei in mostra (valori Capricorno e Sagittario): la donna è manager e, “in carriera”.

Trionfano la pantera Grace Jones e la cattivissima Alexis, interpretata dalla scintillante e avida di potere Joan Collins, nella fortunata serie Dynasty.

Contemporaneamente Plutone in Scorpione, in domicilio primario, fa ritornare alcune suggestioni alla “marchese De Sade”, con sfumature porno schiaviste: un esempio per tutti, Kim Basinger di “9 settimane e mezzo”, dove la donna appare affascinata vittima del maschio. È un eros misterioso e pericoloso ad aprirsi la strada e non si preoccuperà di deviazioni maschiliste.

È il momento di Annie Lennox, magnetica interprete canora nel film “1984”, di Tina Turner, cantante e protagonista in Mad Max, della popstar dominatrice incontrastata del decennio, la scatenata Madonna.

L’attrice più amata del secolo (così sarà definita), Meryl Streep, inizia la sua lunga ascesa artistica e, ne “La mia Africa”, lancia lo “stile safari” che sottende lo scorrevole look casual, tendenza costante del decennio, ispirata da Urano in Sagittario. 

Gli Anni Novanta

È la congiunzione Urano – Nettuno in Capricorno a condizionare tutto il periodo. Plutone resta in Scorpione fino al ’95.

Nel primo quinquennio ha il suo gran riscatto la donna – Luna Pesci casa 12^ completamente beneficata.

E cosa sono le super top model, se non donne irraggiungibili “da casa 12^” che si atteggiano a dee, capricciose, pagatissime e desideratissime?

È il turno della teatrale Naomi Campbell, della teutonica Claudia Schiffer, di Linda Evangelista, Jerry Hall, Carla Bruni.

E sarà ancora la componente casa 12^ a dar modo alla magrezza assoluta di prosperare fino ad alterare i tratti somatici, le regole del corpo fisico, volute dall’opposta Vergine – casa 6^.

Bisognerà attendere il passaggio graduale di Plutone in Sagittario, di Urano in Aquario nel ’95, quest’ultimo raggiunto da Nettuno nel ’98, a placare, un poco, questo malsano tentativo di alterazione del corpo della donna.

I valori Sagittario – Aquario provocheranno un’altra rivoluzione che caratterizzerà più chiaramente i seguenti Anni Duemila. Le mescolanze sessuali si manifesteranno allegramente, la femminilità comprenderà ora la transessualità e il transgender: la libertà espressiva sarà pressoché assoluta.

D’altronde Urano- tecnica, nella sua sede privilegiata, l’Aquario, affiancato da Nettuno- metamorfosi, darà modo alla chirurgia estetica di assurgere a fenomeno di massa. La sollecitazione indiretta sul segno dei Gemelli, enfatizzato dal doppio trigono Urano – Nettuno e dall’opposizione di Plutone, promuoverà il culto dell’eterna giovinezza. La vecchiaia è qualcosa da sconfiggere, ad ogni costo. Esemplificazione di questa vera e propria ossessione, che colpirà non solo le donne, è la cantante e attrice Cher, prima a mettere in mostra i tatuaggi, prima a non fare mistero degli innumerevoli interventi che la ringiovaniranno di 20 e più anni.

In linea di massima il look diventa aereo si stempera in una dimensione aquariana che prende le vie più estrose e, quasi a mo’ di riassunto, tende a concentrare sul finire del secolo, tutte le declinazioni della femminilità che si sono susseguite nei decenni precedenti.

Si passa così dall’ironica Sarah Jessica Parker, protagonista della famosa serie Sex and the city, alla conturbante modella semi anoressica Kate Moss, dall’extraterrestre, algida Bjork, alla femme fatale Sharon Stone.

L’opposizione dall’Aquario al segno del Leone – segno dell’abbronzatura, anche per via dei cambiamenti climatici e della virulenza dei raggi solari, fa sì che la tintarella cominci a perdere l’appeal che aveva un tempo.

Dagli Anni Duemila fino ad oggi

Nel primo decennio del nuovo Millennio è la Bilancia a godere di aspetti astrologici favorevolissimi. Finisce il fenomeno delle super top e con esso inizia a spegnersi anche l’assillo per la dieta e l’attrazione per la donna ninfetta, anzi ci sono movimenti d’opinione tesi a contrastare l’assurda tendenza delle modelle – bambine. I segni di X – Proserpina sono daccapo in rilievo, con Sagittario e Bilancia molto beneficati e permettono alle forme femminili di essere apprezzate (prima di tutto dalle stesse donne).

È il momento dell’eclettica Charlize Theron, che rimette in mostra un corpo tornato quasi a disegnare una clessidra, l’ora della carismatica, mediterranea Penelope Cruz, l’occasione della formosa e ricca di talento Nicole Kidman.

Fino al 2008 Plutone è in Sagittario, mentre Urano è in Pesci dal 2003/2004 al 2010; Nettuno invece è stabilmente in Aquario fino al 2011/2012. Con una sollecitazione di tutti e tre i segni nettuniani in simultanea, la fantasia si scatena e vediamo sulla scena ragazze tormentate come la Bond – girl Eva Green, indiavolate come Lady Gaga e, l’emanazione di un fumetto, Lara Croft, si tramuta nelle fattezze di Angelina Jolie.

L’ironia e il gusto della sperimentazione dell’Aquario giocano in questo caso un ruolo determinante.

Nella seconda decade del Duemila una nuova corrente troverà ispirazione con Nettuno nei Pesci, Urano nell’Ariete e Plutone costantemente in Capricorno.

I segni della femminilità più beneficati dai transiti sono adesso il Toro e i Pesci; ospitano idealmente Giove e Venere.

L’idea di una bellezza acqua e sapone si scopre in Kate Middleton che, col suo matrimonio da fiaba col principe William, l’erede al trono d’Inghilterra, incarna il sogno di tante donne. C’è anche qui il richiamo dei valori lunari dei Pesci – casa 12^, come casa dell’eccezione e della contrapposizione alla massa del popolo, nel ripresentarsi di sovrani, principesse e regine. Il prototipo di una donna esile e ineffabile con la sollecitazione pescina così spiccata non è inesistente, vedasi la fortuna sugli schermi e sui cartelloni pubblicitari della magrissima e talentuosa attrice Keira Knighley, ma si tratta di una tendenza minoritaria.

La proiezione benefica dei tre lenti così perentoria sul Toro, segno del domicilio più forte di X – Proserpina, esalta la personalità artistica di Salma Hayek, apparsa nei panni della regina avida di potere nel “Racconto dei racconti”, nella grazia giunonica della Bond – lady Monica Bellucci in Spectre, nell’appeal indiscusso della cantante Adele.

Un’altra attuale illustrazione del Toro così beneficato?

Kim Kardashian, gioviale e prosperosa, attrice, personaggio televisivo, imprenditrice, guadagna cifre astronomiche solo per essere famosa, è definita il nuovo personaggio- evento della cultura pop.

E, a conclusione di questa lunga carrellata di bellezze, non resta che inserire un modello taurino positivo, tale da non aver bisogno di commenti.

È quello che ci restituisce la sorridente Michelle Obama.

Forse nessuno meglio di lei incarna la consapevolezza che la bellezza è un mix difficilmente definibile, che nasce dalla spontaneità e dalla sola volontà di saper essere sé stesse.

Bibliografia

Lisa Morpurgo Opera completa, Longanesi 1972 – 1992

Charlotte Seeling, Moda. Il secolo degli stilisti 1900 – 1999 Hoepli

Harpers & Queen supplement – 100 Most Beautiful – July 2005

Harper’s Bazaar – Women who changed fashion: The style icons – 2017

All walks beyond the catwalk – The ever changing female “ideal”: 1900 – 1950 and 1960 – 2010

1920s, 1930s, 1960s, 1970s, 1980s, The iconic Beauties. Marie Clarie 2017

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