Il neuroscienziato Paul MacLean ha sviluppato negli anni Settanta la teoria del “cervello tripartito”, ovvero suddiviso in tre sistemi principali: il cervello rettiliano (tronco encefalico), il cervello mammifero (sistema limbico), e la ragione (neocorteccia).
Il primo è stato chiamato rettiliano perché il suo aspetto è simile a quello del cervello di un rettile e quindi rappresenta la parte più antica del cervello, sede degli istinti primari, delle funzioni corporee autonome, della difesa del territorio, della risposta attacco-fuga, dei comportamenti non verbali, della sessualità e della riproduzione. E’ una componente “fisica”, in quanto collegata agli istinti/bisogni primari del corpo. Rappresenta la parte più antica del cervello, essendosi evoluta più di 500 milioni di anni fa, ed è legata all’aggressività, alla violenza, a pulsioni distruttive e autodistruttive. Questa parte del cervello è legata all’inconscio e la sua caratteristica è quella di avere reazioni incondizionate, cioè risposte involontarie deputate all’istinto di sopravvivenza. Quando nuotiamo sott’acqua possiamo trattenere il respiro per un certo periodo di tempo, ma appena c’è pericolo di vita sarà quest’area del cervello che bloccherà la nostra volontà di rimanere sott’acqua e istintivamente ci farà ritornare a galla. Il cervello rettile è collegato con i nostri istinti atavici, primitivi, essenziali, anche brutali. È quello che avverte i pericoli intorno a noi, e quindi si spaventa facilmente, con l’obiettivo specifico di proteggerci e farci sopravvivere. Secondo la famosa formula “fight or flight” (combatti o fuggi), la reazione che il cervello rettile ha di fronte ai pericoli, è composta da 3 fasi: “freeze” (paralizzati), “flight” (scappa) e, se non puoi nasconderti o scappare, allora “fight” (combatti).
È la parte del cervello collegata a Plutone: istinto, eros, pulsioni, animalità, paure, sospettosità, paranoie, coraggio, grinta, distruttività e autodistruttività. (probabilmente in collaborazione con Marte).
La Casa e gli aspetti del nostro Plutone di nascita ci parlano delle modalità in cui il nostro cervello rettiliano – con i suoi tesori e le sue insidie – si esprime, e del settore della vita in cui possiamo agire sulla spinta di pulsioni, istinti e paure di cui non siamo consapevoli.
Il cervello mammifero è invece affettivo, deputato alla comunicazione, agli affetti, alla cooperazione e alla collaborazione. È associato al preconscio, cioè a quei contenuti psichici non immediatamente presenti alla consapevolezza ma che possono essere richiamati alla coscienza. Avrebbe fatto la sua comparsa da 300 a 200 milioni di anni fa. È il cervello che si appassiona alle storie, che ci fa dimenticare di tutto quando ci appassioniamo a una trama avvincente, che ci fa empatizzare e magari commuovere per vicende di persone che nemmeno conosciamo ma che ci toccano le corde del cuore, mettendoci in circolo l’ossitocina. Quello mammifero è anche il cervello egoista, ovvero quello che valuta se ciò che avviene o che vede risponde ai suoi desideri e interessi.
È la parte collegata alla Luna: empatia, emozioni, egoismo infantile.
(probabilmente in collaborazione con Nettuno e Venere)
La Ragione (o Cervello Nervoso Psichico) invece apparve circa 200 milioni di anni fa e ci consente di capire, ricordare, comunicare. Serve ad elaborare idee nuove, soluzioni intelligenti. E’ il cervello propriamente umano, mentre gli altri due sono considerati cervelli “animali”. È sede del linguaggio, della mente e del pensiero, e racchiude tutte le informazioni cognitive e razionali. In quest’area del cervello le decisioni (comprese quelle per la sopravvivenza) verranno prese razionalmente.
È la parte di cervello deputata ai calcoli, quella che valuta la parvenza di logicità di una argomentazione o di un discorso. Si badi bene: la parvenza di logicità. Infatti, la neocorteccia è spesso vittima di fallacie logiche, ovvero di errori e trappole che la traggono in inganno (bias cognitivi).
È collegato con Saturno: razionalità, logica, schematizzazione (probabilmente in collaborazione con Mercurio e Urano).