Ricerca astrologica su 108 casi di autismo

di Franca Mazzei, Francesco Astore e Francesco Catalano

INTRODUZIONE

Mi chiamo Christopher John Francis Boone. Conosco a memoria i nomi di tutte le nazioni e delle loro capitali, e ogni numero primo fino a 7507”. E’ l’incipit del romanzo “Lo strano caso di un cane ucciso a mezzanotte”, in cui lo scrittore (quale scrittore, bisogna dirlo subito chi è) Mark Haddon racconta in prima persona le vicende di un ragazzino autistico che “odia il giallo e il marrone, ama il rosso, detesta essere toccato, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, capisce tutto di matematica e poco degli esseri umani, e non sa riconoscere le espressioni facciali”.

Ecco il ritratto di un tipico soggetto affetto da autismo: un fenomeno complesso e affascinante, che è rimasto a lungo un enigma anche per medici e psicologici.

Ma cos’è per la comunità scientifica l’autismo?

Fa parte del gruppo dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (D.P.S.), sindromi caratterizzate da una compromissione di più aeree dello sviluppo infantile (vi fanno parte anche la Sindrome di Asperger e la Sindrome di Rett) e da un’alterazione in aree della comunicazione verbale e non verbale: il 50% dei soggetti autistici non è in grado di comunicare verbalmente, e  quelli che parlano si esprimono spesso in modo bizzarro, ripetendo parole e suoni (ecolalia). Solitari e almeno apparentemente disinteressati al circostante, pur vedendoci e sentendoci benissimo, non amano relazionarsi con la faccia e con la voce umana, al punto da poter sembrare sordi. Indifferenti agli stimoli o ipereccitabili a seconda dei casi, hanno difficoltà a comprendere i significati delle espressioni facciali. Attenti ai dettagli, ripetitivi, spesso ossessivi, detestano i cambiamenti.

Nel 1943 un grosso passo avanti è compiuto nell’individuazione della malattia col testo “Autistic disturbances of affective contact” di Leo Kanner[1].

Da ricercatori ci stimolava molto l’idea di scoprire in che modo i Temi Natali dei soggetti autistici esprimessero questa patologia. Ma poiché reperire i dati è stato difficilissimo (comprensibile titubanza, in certi casi manifesta ostilità, in altri un gentile ma secco no), ci son voluti quasi un anno e l’intelligente, curiosa, indispensabile disponibilità di uno psichiatra che con questi soggetti lavora da decenni per mettere insieme i 108 Temi Natali, dei quali 44 domificati, di cui trattiamo in questa ricerca. I casi indagati manifestano questa patologia con livelli differenti d’intensità (puri e Asperger). Le loro nascite coprono un arco di tempo che va dal 1983 al 2007, quindi di età comprese tra i 2 e 26 anni.

LA NOSTRA INDAGINE
Cosa ci aspettavamo di trovare nei TN di bambini e adulti rannicchiati in un mondo privato e per certi versi imperscrutabile? Così refrattari alle sollecitazioni esterne? Spesso incapaci di comunicare verbalmente e – salvo l’eccezione degli Asperger – di frequente interessati anche da un deficit intellettivo?

Ovviamente un Io incapace di affrontare il mondo (dunque un Marte e un Plutone probabilmente deboli) e un Mercurio opaco (in quanto pianeta della comunicazione e dell’intelligenza), e invece forse una forte 12° (rifiuto o fuga dalla normalità, ricerca della solitudine) o magari un Nettuno rilevante (evasione dalla realtà contingente, confusione).

Ma la meraviglia di un’analisi astrologica correttamente impostata è proprio nella sua capacità di ribaltare aspettative ovvie quanto spesso inesatte, e di proporre invece una chiave di lettura molto più rivelatoria e calzante.

Nel nostro caso per certi versi opposta.

LA FORZA DEI VALORI MASCHILI

La maggior parte di questi soggetti presenta infatti una personalità piuttosto forte e un Ego che tende a porsi in primo piano: è Marte, come si evidenzia dalle tabelle poste alla fine della ricerca, il pianeta che forma più aspetti in assoluto, e il suo picco di presenze è nel suo domicilio scorpionico. E non solo, le Case in assoluto più occupate dai pianeti sono la 1° e la 10°: rispettivamente la Casa dell’Io che si oppone agli “Altri” salendo da solo su di un immaginario palcoscenico, e quella dell’autonomia, del distacco dalle radici, della solitudine togliamo solitudine la solitudine generica quella è tipica della 12°, oppure mettiamo isolamento in cima, isolamento in vetta, rischiamo di non farci capire, del potere.

Ma a ben guardare non è poi così strano per dei soggetti che spesso manifestano atteggiamenti di prepotenza, e che Uta Frith, una delle ricercatrici più importanti a livello mondiale, definisce “egocentrici puri”: quelli che, a differenza degli comuni egocentrici, semplicemente “non sono consapevoli degli altri”, e per i quali stare da soli nella maggior parte dei casi “non è una sofferenza ma una scelta e un piacere”.

D’altro canto la 10°Casa così tanto occupata ben descrive il loro tipico distacco emotivo dal circostante, insieme ad una sorta di “strana” spinta all’autonomia rispetto a ciò che li circonda: benché nella maggior parte dei casi siano dipendenti dalla famiglia o da strutture specializzate, il loro è l’atteggiamento di chi si “basta” da solo. Devono bastarsi da soli. Non come scelta deliberata, ma semplicemente perché non conoscono altro che se stessi, il proprio mondo di sensazioni, oggetti, ambienti conosciuti. E trovano invece grandi difficoltà ad interpretare il circostante, gli stati d’animo, persino le espressioni facciali degli altri. Non chiudono la porta in faccia al mondo, non erigono coscientemente un muro:  semplicemente – come vedremo più oltre – neppure sospettano che ci siano una porta da aprire o un muro da abbattere.

A sottolineare questa tendenza al distacco e all’autonomia, l’emisfero in assoluto più occupato dai pianeti è quello superiore[2], così come Mercurio (adolescenza) trova il suo picco di presenze proprio in 10°Casa, a segnalare una naturale tendenza a pensare a se stessi come ad un’entità precocemente definita e diversa rispetto al “nido” familiare di nascita: non a caso nella 4°Casa-famiglia Mercurio è del tutto assente nei 44 TN domificati. D’altro canto è proprio nel nido originario (luogo deputato alla comunicazione primigenia del bambino che si affaccia al mondo, e dunque archetipo di tutti i successivi rapporti con gli altri) che precocemente si manifestano le loro difficoltà d’interazione.

Le forti stimolazioni della 1°Casa e di Marte (il pianeta “naturale opposto” di una Venere, che scopriremo invece piuttosto debole) evidenziano anche il loro essere diretti, essenziali, un po’ rudi, per certi versi “primitivi”[3], incapaci di far proprie quelle convenzioni sociali, quei modi educati e amabili che l’opposta Venere rappresenta. Come sottolinea la Frith: “Sono bruschi non perché scortesi, ma in quanto non usano espressioni di convenienza. … Non capiscono che l’altro possa offendersi”.

Tutte le valenze maschili sembrano prevalere in questi soggetti: non solo Marte (pianeta maschile per eccellenza) e le Case 1° e 10° (rispettivamente sedi del domicilio primario e dell’esaltazione di Marte), ma anche un Ascendente che ha il suo picco nel maschile Leone (il Segno che non a caso risulta anche essere il più occupato dai pianeti).

E insieme a Marte è proprio il Sole, altro pianeta maschile, quello che forma il maggior numero di aspetti (nei 108 TN).

Ma non è tutto: è con Plutone (secondo la Morpurgo, il pianeta del grande principio maschile, quello che rappresenta i testicoli, lo sperma e il testosterone) che il loro Sole forma il picco di aspetti[4], a ricostruire idealmente il Segno dell’Ariete: il più “macho” in assoluto.

In quest’ottica non è probabilmente un caso che il rapporto tra femmine e maschi negli autistici sia di 1 a 4 (e negli Asperger addirittura di 1 a 15).

D’altro canto in questi soggetti non sono infrequenti le esplosioni di rabbia, gli accessi di violenza anche fisica, e la masturbazione ossessiva (sia pur priva di alcuna cosciente intenzione esibizionistica).

Alcuni studiosi si chiedono infatti, come scrive la Frith, se una delle cause dell’autismo e della preponderanza di soggetti maschili non possa essere “un eccesso di testosterone in uno stadio precoce dello sviluppo fetale”, oppure se “l’essere femmina protegga in una certa misura dall’autismo”.

LA DEBOLEZZA DI VENERE

Come dicevamo, il pianeta opposto a Marte – Venere – è invece molto debole: rivelandosi in assoluto il pianeta che forma il minor numero di aspetti[5].

Venere buona educazione, ma anche Venere affettività: gli studiosi concordano nel ritenere che il problema di comunicazione degli autistici si origini soprattutto da un’affettività carente o comunque inespressa, da un’assenza di empatia (concetto che approfondiremo tra poco).  Non a caso  è con i rigidi e freddi Saturno ed Urano che forma il suo picco di aspetti, e i Segni che più di frequente occupa sono Leone, Vergine e Gemelli: proprio i tre che simbolicamente ospitano la signoria di Y-Eolo, il pianeta legato all’immobilismo, alla ripetitività, all’incapacità di mutare e di adattarsi all’ambiente, e probabilmente anche (in quanto opposto Di Nettuno) ad una certa impermeabilità emotiva.

IL RUOLO CENTRALE DI Y-EOLO

Ed è Y-Eolo (anch’esso un pianeta dell’area maschile) l’altro grande protagonista della nostra ricerca: il pianeta esaltato in Leone e per trasparenza anche in Ariete, cosignificante della 1°Casa (rispettivamente il Segno e la Casa più occupati nei 108 TN).

Sono proprio i suoi gradi zodiacali (per la nostra scuola il primo decano della Vergine, quello finale dei Gemelli e il centrale del Leone) quelli occupati dalla maggior parte dei pianeti[6], così come è in Vergine – Segno del domicilio primario di Y – che Mercurio trova il suo picco di presenze. Ed è ancora la Vergine[7] il Segno in cui si rileva il maggior numero di presenze planetarie[8], senza contare che è proprio con Urano (pianeta in esaltazione in Vergine) che il Sole forma il suo massimo di aspetti[9].

Niente meglio di Y-Eolo, il pianeta dei tempi e dei ritmi scanditi, delle regole immutabili, dell’ordine, della precisione, della ripetizione, del sempre uguale a se stesso, il Pianeta del rifiuto del cambiamento e dell’incapacità ad adattarsi a forme e ritmi diversi, niente poteva meglio esprimere l’intima natura di questi soggetti: il loro è un Io cristallizzato e insonorizzato che si specchia in se stesso, prigioniero di un gioco di rimandi auto-referenziali in cui ogni nuovo apporto esterno costituisce una sorta di “alien” non riconducibile al già noto, e quindi minaccioso.

Quasi tutto è ipsilonico e quindi solipsistico in loro: dal chiacchiericcio incessante alle domande ripetitive, dai movimenti ritmici e coatti alla postura rigida, dalla voce monotona alla penuria di espressioni facciali, dal bisogno di ordine e precisione, al collezionismo, dall’attaccamento alla routine alla percezione immobilistica della propria identità.

Ipsilonica è senza dubbio la loro freddezza emotiva,  insieme all’incapacità e al rifiuto d’interagire col circostante.

Poiché non si tratta di soggetti sordi, muti o ciechi (anche se a volte si comportano come tali), possiamo supporre che la loro difficoltà a comunicare non sia probabilmente la causa ma l’effetto di quello che la Frith definisce “un disturbo primario nell’elaborazione delle emozioni”. Tanto più che Venere come abbiamo visto è debole, e che sono le Case e i Pianeti maschili a prevalere, quelli che in genere veicolano valenze di durezza, egoismo, prevaricazione, insieme alla tendenza ad essere auto-referenziali, sbrigativi, un po’ rozzi, a sottilizzare sulle cose anziché sui sentimenti.

E’ stato Hans Asperger il primo a rilevare che le modalità comportamentali di questi soggetti e il loro tipo d’intelligenza rappresentano in qualche modo un’estremizzazione patologica della tipica e comune intelligenza maschile. [10]

LA LATITANZA DI NETTUNO

A questo punto non ci meraviglia affatto che a fronte di un Y-Eolo forte ritroviamo un Nettuno (opposto naturale e dialettico di Y) indebolito: Nettuno in quanto pianeta della metamorfosi, della capacità di spaziare con la mente, della creatività,  della fantasia, di ciò che non ha regole né misura. Nettuno come permeabilità alle emozioni, come fuga nell’oltre, nell’inaspettato e nel mutevole.

Ebbene: su 44 TN domificati ci sono zero Ascendenti in Pesci (il Segno del domicilio primario di Nettuno), ed è l’Aquario (esaltazione di Nettuno) il Segno meno occupato. E ancora: Nettuno è presente zero volte in 11° (Casa della sua esaltazione). Senza contare che insieme a quelli di Giove sono proprio i gradi zodiacali simbolicamente occupati da Nettuno quelli meno transitati (nei 108 casi analizzati), e le tabelle evidenziano come sia sempre Nettuno (insieme a Giove) il pianeta meno spesso beneficato, e anzi quello più di frequente leso, insieme al Sole.

Il picco lo forma in 1°Casa, dove però la sua presenza contribuisce a portare una certa confusione nella strutturazione dell’Io rispetto agli Altri.   

Last but not least, il suo minimo di aspetti lo forma con la Luna: a segnalare la mancanza di empatia, la sordità alle altrui emozioni e la difficoltà a commuoversi tipiche di questi soggetti.

L’AMBIVALENZA DI MERCURIO

(ovvero gli opposti e paralleli Y-Mercurio-Giove-Nettuno)

Ma continuiamo con il gioco di opposti e rimbalzi. 

Nell’analisi di Mercurio, si nota un dato apparentemente contraddittorio: il picco di presenze lo forma in Sagittario (il suo esilio primario) e in Vergine (il suo domicilio base). E a confermare quest’indicazione ambivalente, i suoi aspetti più frequenti sono proprio con Giove (signore del Sagittario) e con Urano (signore della Vergine).

Secondo Lisa Morpurgo i rapporti Giove-Mercurio, anche quando positivi, sono sempre significativi di una conflittualità parola-udito[11], di una difficoltà a scegliere le modalità di comunicazione più adatte.

Mentre i rapporti con Urano (tra i quali nel nostro campione prevale il quadrato), oltre a ribadire un’intelligenza di tipo vergineo (che verrà confermata da altri dati di questo studio), indicano una modalità di comunicazione spesso “fuori tempo”.

Negletti risultano invece tanto la mercuriale 3°Casa, quella della comunicazione e delle relazioni sociali (l’unica in cui il Sole non compare mai nei 44 TN domificati), quanto il Segno dei Gemelli (in assoluto, dopo l’Aquario, il meno occupato dai Pianeti nei 108 casi esaminati).

Contemporaneamente, però,  i gradi di Mercurio sono molto stimolati[12].

Le valenze mercuriali appaiono dunque contemporaneamente indebolite e rafforzate.

L’indebolimento esprime sicuramente il tendenziale deficit intellettivo (frequente in questi soggetti, ad esclusione di una minoranza di Asperger), e la loro incapacità o difficoltà a relazionarsi con gli altri.

Ma non dimentichiamoci che Mercurio indica anche i particolari, le minuzie: proprio quelli su cui questi soggetti tendono a fissarsi, perdendo invece il senso dell’insieme. Ed è probabilmente questa la spiegazione dei gradi mercuriali così tanto occupati. Come osserva la Frith:  “Quando leggono o osservano un paesaggio, fanno più attenzione alle singole parole che non al significato, all’insieme”. Lo stesso accade quando ascoltando una musica possono individuare il cambiamento di ogni singola nota, ma sono incapaci di  percepire la melodia nel suo insieme: la loro mente si dirama in milioni di rivoli perdendo il senso globale, come se questi soggetti possedessero un numero eccessivo di collegamenti neuronali. Non è forse un caso che il loro cervello tenda ad essere più grande della norma.

Le cellule nervose seguono istruzione scritte nei geni, e poiché l’autismo è un disturbo dello sviluppo prenatale, una delle ipotesi della Frith è che possa esserci stata un’informazione errata a provocare un’anomala crescita delle connessioni neuronali.

Che si tratti di un problema nella trasmissione genetica troviamo un riscontro importante nei nostri dati, osservando il forte squilibrio tra le case 11° (la più piena) e 5° (la più vuota subito dopo la 4°): questo asse zodiacale rappresenta le modalità della nascita ed eventuali squilibri connessi a questo fondamentale evento.

L’insistenza sull’accoppiata Y-Mercurio (nelle sue valenze verginee) ben esprime in termini astrologici la tendenza negli autistici a preferire gli oggetti alle persone: sono piccoli e controllabili, non mutano di posto da soli, si possono maneggiare senza che reagiscano in modo inaspettato, non trasmettono emozioni per loro impossibili da decodificare, non hanno espressioni facciali (che questi soggetti sono incapaci d’interpretare).

Per la stessa ragione hanno spesso un buon rapporto con gli animali: a differenza degli esseri umani non hanno mimica facciale.

Le situazioni in cui si trovano di più a loro agio sono quelle circoscritte, conosciute, con pochi oggetti, pochi rumori, pochi input da incamerare e interpretare.

Come scrive il protagonista del romanzo di Haddon: “ Quando mi trovo in un posto nuovo, poiché noto ogni cosa, è come quando un computer sta elaborando troppi dati contemporaneamente e il processore si blocca, e non c’è più spazio per pensare ad altre cose. Allora devo chiudere gli occhi e mettermi le mani sulle orecchie, e comincio a gemere, che è come premere CTRL + ALT + CANC  e chiudere tutti i programmi, spegnere il computer e riavviare”.

L’eccesso di Ego, un Ego in cui sono rintanati e in qualche modo prigionieri, li porta a non poter ragionare sul contenuto di altre menti, a non poter mentalizzare, generalizzare.

Gli si potrà insegnare che un certo oggetto serve per telefonare, ma quando ne vedranno un altro di colore o forma diversa avranno difficoltà a riconoscerlo, perché non riescono a concepire la categoria astratta di “cellulare”.

Esattamente come un computer, per il quale due simboli che differiscono anche solo per un minuscolo particolare sono assolutamente diversi, gli autistici non sono a loro agio con le infinite sfumature della realtà, indispensabili ad una corretta interazione emotiva.

La loro è una comprensione letterale del circostante e del linguaggio, che esclude le metafore, i simboli, i rimandi, le allusioni e l’ironia, ma anche le menzogne e la manipolazione.

Nella loro percezione tutto è semplicemente quello che è, qui e ora: una concezione del mondo che rimanda all’Urano della Vergine, dove trionfa l’immobilismo del presente.

Nel film “Oltre il giardino” Peter Sellers interpreta un candido ritardato mentale, senza dubbio autistico, che viene accolto come un guru da un gruppo di persone raffinate ma ingenue, che non sanno niente di lui, messe in soggezione dalla sua semplicità e naturalezza, dalle assolute ovvietà che dice, e che loro investono di inesistenti significati profondi. Proprio a questo proposito la Frith conclude che: “Qui appare chiaro come la capacità di leggere le menti, di attribuire agli altri stati mentali, ci renda tutti folli”.

Talvolta più folli di chi questa capacità non la possiede..!

Proprio come i computer questi soggetti sanno sistemizzare (specie gli Asperger sono spesso bravissimi in matematica), ma non empatizzare (i due concetti sono non a caso antitetici). E la loro freddezza, la loro graniticità, viene espressa (oltre che dalla debolezza di Venere) attraverso marcate valenze ipsiloniche-uraniane, che sono il contrario di quelle nettuniano-lunari così deficitarie.  

Ma non da valenze saturnine:  il Capricorno è invece proprio uno dei Segni più vuoti.

Come mai? Perché Saturno e il Capricorno sanno costruire, far carriera, assumere un potere concreto e responsabile sulla realtà: tutte capacità che in genere mancano agli autistici, anche agli Asperger più intelligenti.

Y-Mercurio-Urano della Vergine rappresentano i computer, e a ribadire il concetto, significativamente il Sole forma il suo massimo assoluto di aspetti con Urano (macchina senza sentimenti), pianeta che ha il suo picco di presenze proprio nella 1°Casa-Io (8).

Possiamo quindi a buona ragione parlare di un’impossibilità ad andare dal definito all’indefinito, cioè da Y a Nettuno, ma anche dal piccolo al grande, cioè da Mercurio a Giove[13]

UN GIOVE NEGLETTO

Non meraviglia che nei 108 TN di soggetti che in alta percentuale non parlano o si esprimono in modo stentato, e spesso evitano il contatto visivo, Giove (parola, vista, faccia) sia in assoluto il pianeta con cui il Sole-Io forma il minor numero di aspetti, e i suoi gradi siano i più disertati.

Giove ha il suo massimo in due Segni ipsilonici: Leone (solipsismo, tendenza a parlare senza considerare gli interlocutori) e Vergine (frequente ecolalia, cioè ripetizione all’infinito di identici pattern verbali).

I suoi minimi sono invece – guarda caso – nei due Segni del suo domicilio: Sagittario e Pesci.

Ed è tanto in Sagittario quanto in Pesci che si domicilia la coppia Giove-Nettuno, che in Sagittario incontra l’esaltazione di X (utero, primo mese di gravidanza), e in Pesci l’esaltazione della Luna (madre, ultimo mese di gravidanza).

Considerato che l’autismo è una disfunzione dello sviluppo prenatale, possiamo ipotizzare un problema che coinvolga Giove-placenta, Nettuno-liquido amniotico e X-utero, in un processo nel quale i tempi (Y-opposto di Nettuno) e le modalità di comunicazione (Mercurio-opposto di Giove) tra madre (Luna) e feto (Giove) siano in qualche modo saltati.[14]

Tenuto conto anche della marcata presenza di Nettuno in 1°Casa, si può supporre che il risultato di questo errato sviluppo sia una confusa capacità di definizione dell’Io. In particolare dell’Io-Casa 1° (la più occupata) nei confronti degli Altri-Casa 7° (la più vuota tra le Case sopra l’orizzonte).

Ma l’indebolimento della coppia Giove-Nettuno assume nella nostra indagine anche un’altra importante connotazione: il linguaggio (Giove) è un sistema segnico che in quanto tale si fonda proprio sulla capacità di generalizzare (Giove) e di astrarre (Nettuno). Esattamente la capacità che manca a questi soggetti.

IL PESO DI X-PROSERPINA

I gradi di X-Proserpina (utero protettivo)[15], al contrario di quelli del suo pianeta-alleato (Venere), sono tra i più occupati dai corpi celesti in assoluto nei 108 TN analizzati. Tipica è infatti in questi soggetti l’esigenza di rifugiarsi in una sorta di hortus conclusus: luoghi circoscritti, tranquilli, ben noti, protetti. Insomma, una sorta di “giardinetto” mentale e logistico oltre il quale è assai difficile portarli. A conferma di ciò, il secondo picco di Venere nelle sue valenze di equilibrio, serenità e piacere (dopo quello in Leone con 14 presenze) è proprio in Toro (13 presenze).

Apparentemente in contraddizione è il dato di Venere del tutto assente dalla Casa 2° (cosignificante del Toro), ma forse la spiegazione è semplice:  questi soggetti per quanto amino costruirsi un utero rassicurante (la loro stanza, i loro oggetti), sono incapaci d’instaurare un vero legame affettivo col proprio clan familiare (simboleggiato dalla 2°Casa) dal quale tendono invece ad estraniarsi. Né tanto meno si preoccupano della propria o dell’altrui immagine (altro valore della 2°Casa): anzi, tendono a rifuggire il contatto visivo con i volti di chi sta loro accanto[16].

CONCLUSIONI

In questa ricerca abbiamo cercato di affrontare un tema insieme affascinante e complesso, senza alcuna pretesa di comprenderlo né  penetrarlo fino in fondo.

Ne abbiamo però ricavato indicazioni interessanti e riscontri per certi versi importanti che ci auguriamo possano rivelarsi utili a tutti coloro che vorranno analizzare sul piano astrologico non solo l’autismo, ma anche i meccanismi dell’empatia e della comunicazione.

Ricapitoliamo ora i tasselli indispensabili all’identikit astrologico dell’autistico: valori Leone-Ariete, Casa 5°-Casa 1°, e soprattutto schiacciante presenza della Vergine e dei suoi pianeti signori.

In particolare di Y, maestro dell’Ariete e del Leone, pianeta dell’identità, dell’immobilismo, della conservazione e della ripetizione ossessiva; ma pure di Mercurio nelle sue valenze di attenzione al dettaglio e al prevedibile. E ovviamente anche di Urano: il pianeta della macchina priva di sentimenti.

Febbraio 2010                                    

Bibliografia

– Lisa Morpurgo – Tutte le Opere – varie edizioni.

– Lisa Morpurgo – Le radici psicobiologiche dei condizionamenti zodiacali(10° Congresso di Studi Astrologici di Lisa Morpurgo – Verona 1989)

– Uta Frith – “L’Autismo” – Laterza

– Mark Haddon – “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” – Einaudi

– Grandin e Johnson – “La macchina degli abbracci” – Adelphi

– John Gray – “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” – Sonzogno

– Laura Bottagisio – Componenti astrologiche in temi di bambini autistici – Ottavo congresso di Studi Astrologici diretto da Lisa Morpurgo – Mantova 1985.

– Vari siti internet

Ringraziamenti

Al neuropsichiatra “Amilcare” per averci non solo fornito i dati di nascita (coperti dalla privacy), ma anche sostenuto, assistito e consigliato: sebbene debba necessariamente e purtroppo restare anonimo, senza il suo prezioso contributo questa ricerca non sarebbe mai esistita.

Un sentito grazie anche a Francesco Catalano che oltre ad aver pensato e scritto insieme a tutti noi questo studio, ha elaborato graficamente le bellissime tabelle dei dati.

Tabelle dati

Pianeti nelle case (44 Soggetti)         
 IIIIIIIVVVIVIIVIIIIXXXIXII
A3201134267114
K566553243212
B511014334976
C601114248556
E433244364533
F523422753452
G455015441753
H842246334314
I922436334305
J224555321582
Totale512727242742343638504637

16 prevalenze nell’emisfero sup 3 prevalenze nell’emisfero inf                                                                                                                            

10 prevalenze nell’emisfero destro. / 11 prevalenze nell’emisfero sin                                                                                                                  

ASCENDENTE (44 SOGGETTI)        
PQ R S T U V W X Y Z a
132373423550

PIANETI NEI SEGNI (108 SOGGETTI)

 ArieteToroGemelliCancroLeoneVergineBilanciaScorpioneSagittarioCapricornoAquarioPesci
Sole11810111091157778
Giove1096812111195884
Marte9826571314124612
Venere6131061412655978
Mercurio1087119118812549
Luna242754146414
Totale485037495554504547373345
Stellium nelle case Pianeti isolati Pianeti solo beneficatiPianeti solo lesi
           
I3 Sole3 Sole22 Sole12
II1 Plutone3 Plutone29 Plutone5
III1 Nettuno1 Nettuno13 Nettuno10
IV  Urano1 Urano13 Urano8
V1 Saturno1 Saturno21 Saturno8
VI1 Giove2 Giove26 Giove5
VII2 Marte1 Marte28 Marte7
VIII1 Venere5 Venere32 Venere8
IX1 Mercurio6 Mercurio22 Mercurio4
X4 Luna0 Luna14 Luna5
XI1         
XII2         
Totale aspetti
SOLE248
Luna 
Mercurio223
Venere193
Marte259
Giove228
Saturno219
Urano 
Nettuno 
Plutone 

ANALISI GRADI    TOTALE SINO A GIOVE

SOLE                               53

LUNA                              64

MERCURIO                      64

VENERE                          47

MARTE                            49

GIOVE                             41

SATURNO                        49

URANO                            49

NETTUNO                        46

PLUTONE                        51

X                                      69

Y                                      62

L’analisi dei gradi per Cancro e Leone data l’attribuzione ancora da stabilire (se ai primi dieci per Luna o Sole o agli ultimi dieci per Cancro o Leone) è da considerarsi con beneficio di dubbio.

Analisi degli Aspetti (108 soggetti)       
 SoleLunaMercurioVenereMarteGioveSaturnoUranoNettunoPlutone
SOLE  3116352738403739
MERCURIO31  24293227342836
VENERE16 24 292836343027
MARTE35 2929 3543373435
GIOVE27 322835 39303819
SATURNO38 27364339 372220
           
LUNA (44 SOGGETTI)19 10818191410815

[1] Il termine autistico compare per la prima volta nel 1916, introdotto dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler, vero pioniere della materia (30 – 4 – 1847: nato nel Toro segno della salute e con Nettuno nei Pesci, posizione che si dedica alle più conturbanti e diverse aberrazioni della mente).

Nel 1916 troviamo i pianeti lenti privilegiare in modo quasi ossessivo il segno del Cancro dove appunto si avvicendano Plutone (entrato da pochissimo, nei gradi della Luna, gli iniziali) Nettuno (che sta per lasciarlo e si trova, invece, nei finali, facendo una primissima comparsa nel Leone dal mese di maggio) e Saturno (che sosterà fino a luglio nei gradi centrali del segno, quelli di Venere-salute, poi toccherà il grado 0 di Leone per poi rientrare nuovamente in Cancro). Urano è in Aquario nei gradi dell’esaltazione di Nettuno. Giove inizia l’anno in Pesci prosegue in Ariete e ancora in Toro (sostando sui gradi di X da fine giugno a fine ottobre). Il clima culturale- astrologico che si respira sembra puntare l’attenzione ( e si tratta di un’attenzione profonda, creativa, indagatrice, come vogliono Plutone, Nettuno e Saturno nel Cancro) su una realtà che tocca l’infanzia (rappresentata di nuovo dal segno del Cancro).  Nettuno e Saturno in Leone in seguito parlano della individuazione di un aspetto genetico comportamentale di questa sindrome (Leone- Casa Quinta educazione o ancora Leone- Casa Quinta = nascita). Urano in Aquario è la capacità di guardare questo dato con obiettività di giudizio senza lasciarsi fuorviare da pregiudizi relativi al complesso mondo delle malattie mentali. Infine Giove in sosta fondamentalmente in Toro nei gradi di X punta i riflettori sulla parte relativa allo stare al chiuso, nel recinto di un territorio precisamente conchiuso di questi soggetti. Ma rappresenta ancora l’espansione e l’approfondimento conoscitivo di forme di vita sulla terra, di un particolare modo di stare al mondo (quello proprio dei soggetti autistici).  

Ma è nel 1943 che un grosso passo avanti è compiuto nell’individuazione della malattia da parte di Leo Kanner e Hans Asperger. Gli studiosi  guarderanno la sindrome come una malattia dei bambini (detti appunto “autistici”) che non riuscivano ad allacciare normali relazioni affettive con i loro coetanei. Colpisce quell’anno la concentrazione di valori mercuriali nel Cielo e dunque l’humus culturale propizio per svelare il carattere di questa forma di autismo. Urano e Saturno occupano tutto l’anno i Gemelli e si fermano sui gradi iniziali, sollecitando la presenza di Mercurio, lì domiciliato. Urano poi (che in questo segno occupa per la nostra scuola una posizione particolarissima, detta trasparenza) formerà un bell’aspetto di trigono a Nettuno presente nei gradi finali della Vergine (altri gradi per il codice di Lisa Morpurgo, appartenenti a Mercurio). La sollecitazione simultanea di questi gradi zodiacali può aver sensibilizzato la scoperta di Asperger. Inoltre lo svelamento che l’autismo ha gradazioni di intensità così diverse ammettendo anche la possibilità di un medio sviluppo intellettivo è senz’altro da considerarsi “opera” dell’influenza combinata di Mercurio Gemelli e Mercurio Vergine.

[2] I dati evidenziano 16 nette prevalenze dell’emisfero superiore contro solo 3, dovute a stellium in casa I, nell’emisfero inferiore

[3] Esempi di soggetti autistici sono descritti in film come “L’enigma di Kaspar Hauser” di Werner Herzog ed “Il ragazzo selvaggio” Francois Truffaut

[4] Insieme ad Urano

[5] Come mostrano le tabelle, solo 193 su 108 soggetti

[6] Insieme a quelli di Mercurio e di X-Proserpina

[7] Insieme al Leone

[8] Considerando naturalmente i pianeti fino a Giove o al massimo a Saturno

[9] Come si evidenzia dalle tabelle, insieme a Plutone

[10] Un discorso insieme interessante e semplice di questa diversa forma mentis  si può leggere nel testo di John Gray “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” citato in bibliografia

[11] La Natura dei Pianeti, TEA, pag.123

[12] Anche qui, come evidenziato dalle tabelle, Mercurio è al secondo posto

[13]Significativo ricordare come i quattro pianeti suddetti Y e Mercurio, Nettuno e Giove, sono, per Lisa Morpurgo, in una sua famosa relazione “Le radici psicobiologie dei condizionamenti zodiacali” i supporti indispensabili dell’Io, contigui ai luminari e contro luminari in tutti e quattro gli Zodiaci (nelle successioni planetarie e zodiacali A e B ricostruite dalla studiosa).

[14] L’Istituto BRAMS dell’Università di Montreal, in Brain, music, sound, che si è occupato di osservare le malattie neurologiche legate all’infanzia, ha accertato che si nasce “con la musica dentro”, posto che esiste una relazione mente/cervello/corpo. La trasmissione di una “musica”,  pare fondamentale per  uno sviluppo armonico degli esseri umani nello stadio della pre- vita e poi in seguito. Questa particolare armonia sembra essere stata negata ai bambini autistici, se consideriamo che Giove-placenta è anche nutrimento e l’assenza di Giove dai due segni musicali provocherebbe dunque la mancanza di un simile nettuniano, nutrimento.

[15] Nel Codice Morpurghiano i primi dieci gradi del Toro sono attribuiti al domicilio principale del pianeta transplutoniano, gli ultimi dieci della Bilancia corrispondono al domicilio secondario, e infine i dieci centrali del Sagittario, sono sede dell’esaltazione di questo corpo celeste. Nella nostra analisi abbiamo considerato validi i tutti pianeti che si trovavano, nei TN, presenti in questi tre decani .

[16] Alla luce di quest’ultimo discorso risalta e acquista valore la diserzione anche dalla 3° e dalla 4° (una sola presenza rispettivamente nelle due Case): queste persone non sempre riescono a conquistarsi il pieno affetto del Clan (2°) dei fratelli, sorelle, ambiente mondano di appartenenza (3°) e neppure spesso della famiglia (4°). Mentre è più facile per la loro affettività spaziare in campi diversi, insoliti, lontano dal circostante oppure in un Io murato in sé stesso: Venere è prevalente in 9° (con ben 8 presenze) in 12° e in 1° (6 presenze in entrambe le Case).

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