Quale pianeta potrebbe rappresentare i virus?
Di Franca Mazzei
Per rispondere a questa domanda, per prima cosa mi sono chiesta: ma cos’è esattamente un virus? Com’è fatto? E come funziona?
La prima delle sue caratteristiche è quella di essere estremamente piccolo, cento volte più piccolo dei già minuscoli batteri.
Dunque potrebbe avere a che fare con Mercurio, mi sono detta, e forse proprio col Mercurio della Vergine, segno corrispondente alla Casa 6°- salute, la Casa che è in asse con la 12° Pesci, il settore in cui troviamo le patologie, perché è qui che si colloca Nettuno, pianeta che ha a che fare tanto con le malattie quanto col sistema immunitario.
Non a caso i virus i virus sono antichissimi (tre miliardi e mezzo di anni) e poiché sono ovunque (una goccia d’acqua di mare ne contiene oltre un milione) -nell’ambiente, sulla pelle, nel corpo – hanno contribuito nei millenni e nei secoli allo sviluppo e al rafforzamento del nostro sistema immunitario (il DNA dell’uomo è costituito per un terzo da geni catturati da antichi virus).
Ma dopo Mercurio ho pensato anche a Plutone: non solo perché è il principale alleato di Mercurio (coabitano sia in Gemelli che in Scorpione), ma anche in quanto ben potrebbe veicolare l’idea di nemico invisibile e mortale che s’insinua nel corpo (virus etimologicamente significa “veleno”).
Ma a ben guardare né Mercurio né Plutone soddisfano appieno tutte le peculiari caratteristiche di un virus.
Intanto perché anche i batteri sono molto piccoli (Mercurio) e si comportano da invisibili portatori di morte (Plutone), ma soprattutto in quanto – a differenza dei batteri – i virus non sono organismi viventi.
I batteri invece sono vivi: organismi unicellulari in grado di vivere e di riprodursi da soli.
Al contrario i virus sono agenti infettivi che non possiamo catalogare come microorganismi: sono costituiti solo da proteine e da un unico tipo di acido nucleico (DNA o RNA), e sono privi di motilità propria.
Non sono “animaletti”, bensì un assemblaggio di informazioni genetiche rivestito da una “pallina” di proteine detta capside. Sono metabolicamente inerti: non si muovono e non respirano.
Dunque quanto di più lontano da Mercurio, mobilissimo per antonomasia. Ma anche quanto di più lontano da Plutone, che invece contiene il seme della vita (non per nulla governa lo sperma), oltre ad essere uno dei pianeti più creativi per eccellenza.
Non essendo vivo, per potersi replicare, il virus deve necessariamente utilizzare il DNA delle cellule in cui si insedia (di animali e di esseri umani), nelle quali trasferisce il proprio materiale genetico.
Ecco perché i virus vengono definiti “parassiti obbligati“.
Devono per forza parassitare: fuori dal corpo di un essere vivente non possono replicarsi e si estinguono.
Qui entrano in gioco valenze quali: opportunismo, sfruttamento, parassitismo, comportamento meccanico e non vitale.
Ma guardiamolo ancora più da vicino: il virus si insedia nella cellula ospite e la “riprogramma”. In tal modo lui si replica mentre la cellula nella maggior parte dei casi muore.
Parole chiave: inerte, meccanico, opportunista, parassita, riprogrammatore.
Tutto ciò riporta inevitabilmente a URANO, pianeta dell’opportunismo, della programmazione informatica, di tutto ciò che è meccanico. Pianeta che si oppone ai luminari Sole/Luna (pianeti della vita e della nascita), e che può dunque rappresentare ciò che non è vivo, bensì inerte assemblaggio di informazioni genetiche.
E Urano è in effetti amico di Mercurio (li ritroviamo insieme in Vergine e per esaltazione in trasparenza anche in Gemelli), di quel Mercurio che nell’alleanza con Urano veicola tanto le dimensioni minuscole quanto le informazioni genetiche del virus: l’RNA del virus si definisce non a caso “RNA messaggero”, in perfetta assonanza col messaggero degli dei (Mercurio).
La replicazione meccanica del virus può dipendere dall’alleanza tra Urano e Y, sia in Gemelli che in Vergine.
Il contributo di Urano-virus allo sviluppo del nostro sistema immunitario possiamo vederlo nella Vergine per opposizione dialettica/sinergica col Nettuno dei Pesci, e nei Gemelli per il trigono virtuale col Nettuno acquariano, nonché per la quadratura virtuale col Nettuno pescino.
Inoltre: se come io ipotizzo il virus fosse davvero l’Urano di Gemelli e Vergine, verrebbe a collocarsi proprio nei segni che corrispondono ai suoi organi-bersaglio prediletti, e cioè l’apparato respiratorio (Gemelli) e l’intestino (Vergine).
A differenza dei batteri che proliferano col caldo, i virus amano il freddo (possono resistere ibernati anche 30.000 anni), e – assunto che il freddo sia Saturno – lo ritroviamo in effetti costantemente alleato di Urano: nel Capricorno, in Acquario, in Gemelli (per i due trigoni virtuali a Bilancia e Acquario), e in Vergine (per il trigono virtuale al Capricorno).
Per altro, questa predilezione per il freddo testimonia ancora una volta la natura anti-solare e anti-vitale del virus (Urano è un contro-luminare).
Vediamo qualche data interessante nella storia dei virus
- Nel 1898, quando per la prima volta un biologo realizza che esistono i virus, Urano era in Sagittario nei gradi di Giove-vista.
- Le prime immagini di un virus sono del 1931, con Urano in Ariete trigono a Giove – immagine in Leone.
- Il primo virus informatico (che si comporta esattamente come un virus: sfrutta le informazioni e il software in cui si insedia, uccidendolo o bloccandolo) è del 1982, con Urano in Sagittario nei gradi di Giove (incredibilmente proprio come nel 1898!).
- Nel 1983, quando viene per la prima volta individuato il virus dell’HIV Urano era in Sagittario congiunto a Giove-vista.
Curiosamente, ma forse si tratta solo di una suggestione, ora che Urano si trova in Toro, le vie d’accesso del virus Covid 19 sono proprio quelle governate dal Toro: naso, bocca e occhi.
Altrettanto suggestivo rilevare che Urano era in Scorpione, segno collegato agli organi sessuali e all’eros, quando nel 1981 esplose il virus dell ‘HIV che si diffonde per trasmissione sessuale.
I Vaccini e gli Antivirali: Dissonanze tra Urano e Saturno
Dicevamo che i virus, al contrario dei batteri, prosperano al freddo e deperiscono al caldo, quindi possiamo ipotizzare che un cattivo aspetto tra Urano (ipotetico virus) e Saturno (freddo) possa depotenziare o disattivare la carica virale.
Alcune evidenze sembrano suffragare questa ipotesi, ripercorrendo sul piano astrologico la storia dei vaccini:
- Nel 1796, quando viene prodotto il primo vaccino della storia, quello contro il vaiolo, Urano in Vergine era in quadratura a Saturno in Gemelli.
- Pasteur realizza il vaccino antirabbico nel 1885 con Urano in Vergine quadrato a Saturno in Gemelli.
- Il primo vaccino anti-polio, precedente al Sabin, è del 1952, quando Urano in Cancro era in quadratura a Saturno in Bilancia.
- Il vaccino contro il morbillo viene creato nel 1963, con Urano a inizio Vergine opposto a Saturno a fine Acquario.
- Il primo farmaco antivirale è del 1976, con Urano in Scorpione quadrato a Saturno in Leone.
- L’attuale campagna vaccinale nel mondo è accompagnata dalla lunga quadratura tra Urano in Toro e Saturno in Acquario.