di Vezia Rode

Qualche mese fa,  mi  è giunta una segnalazione di un libro “ Fernando Pessoa l’astrologo”… è stata  davvero illuminante : in effetti  non è  facile scoprire  che scrittori famosi si sono occupati di astrologia, e quando questo succede, la curiosità di conoscerli meglio è inevitabile, ma per quanto riguarda lo scrittore portoghese  le scoperte su di lui sono state tali e tante da spingermi a dedicargli uno studio particolare .

E’ frequentissimo, per non dire quasi normale, che molti scrittori usino degli pseudonimi per pubblicare i loro lavori, con motivazioni diverse, oppure… quasi obbligatorio – per una  donna –  usare uno pseudonimo maschile, se voleva sperare di essere pubblicata e letta… 

Grazie agli insegnamenti della scuola di Lisa Morpurgo,  siamo  abituati a paragonare gli scrittori con i personaggi dei loro romanzi, e non ci sorprende trovare inevitabili analogie nei  loro cieli natali,  ma …Fernando Pessoa ha fatto molto di più, dando, nel contempo, la dimostrazione di quanto il “suo” cielo natale corrisponda in pieno alla sua vita, al suo carattere, alle sue invenzioni, alle sue  “paranoie”…

Appassionato di astrologia, al punto da pensare persino di aprire uno studio “professionale”, inventandosi la figura di Rafael Baldaya, “astrologo dalla lunga barba”,  ha creato non  uno o più “pseudonimi”, ma molti “eteronomi” (autentici alter-ego)  facendosi aiutare proprio dall’astrologia, dando loro quindi non solo un nome, ma un segno zodiacale e un Ascendente ben  precisi, ha fatto in modo di sceglierli abbastanza vicini a lui, facendoli nascere nell’arco di pochi anni, (avrebbero potuto benissimo essere suoi fratelli), e per ognuno di essi ha inventato   uno stile diverso, sdoppiandosi,  e  con qualcuno ha…persino scambiato della corrispondenza!

Ancora oggi, chi cerca fra le sue carte,  (un baule che assomiglia molto a uno  scrigno del “tesoro”) scopre continuamente nuovi lavori, nuovi nomi, arrivando a dichiarare che Pessoa non è stato solo un grande scrittore, è stato un’intera letteratura …per la lingua portoghese.

Una personalità così multipla, a quale segno fa pensare ?

Era nato sotto il segno dei Gemelli, il 13 giugno 1888 alle 15,20, a Lisbona, con Ascendente Scorpione, e Sole, Venere e Plutone  in 8° Casa, Plutone è congiunto a Nettuno, anch’esso in Gemelli,  però per un paio di gradi  è  in casa 7°. (La congiunzione Plutone-Nettuno in Gemelli caratterizzerà l’ultima decade dell’800, dando i natali – tra l’altro – a una folta schiera di centenari, “protetti” pare, secondo Lisa, proprio dall’alleanza dei due big, seppure così lontani).

 L’influenza plutoniana,  maestro dell’Ascendente,  signore della casa 8° in cui si trova insieme al Sole, proprio nel  segno in cui si esalta… non potrebbe trovare  migliore dimostrazione dei suoi effetti.

Aggiungiamo una esplosiva congiunzione di Marte e Urano in  Bilancia (segno d’arte, letteratura e poesia) e in 12° casa, al trigono di Venere in 8a…E in lui questo particolare trigono, proprio fra le case più  “al di là della norma” dello Zodiaco trova la sua massima espressione, consentendoci di aggiungere un tassello alle possibili interpretazioni che possiamo dare quando ci troviamo di fronte a una simile combinazione, (Lisa stessa confessava nel libro sulle Case   di aver osservato un bel trigono fra queste case solo in un…addetto alle pompe funebri!).  Ecco un Giove-parola in Scorpione, e in 1° Casa, al trigono di Saturno in Leone in 9° casa,  opposto alla  congiunzione Nettuno-Plutone …e  abbiamo la conferma  delle innumerevoli sfaccettature della sua personalità.

Infine  Mercurio, leso dal quadrato a Marte-Urano in Cancro  e in 9° casa,  e la Luna in Leone, congiunta a Saturno e al Mezzocielo, però in 9° casa. La posizione di Mercurio (esaltato in trasparenza) nel Cancro, e in casa 9° spiega bene tanto l’adolescenza trascorsa all’estero – per seguire il secondo marito della madre,  rimasta vedova quando lui aveva 5 anni – il 13 luglio 1893 -il Sole in 8° indica spesso anche l’orfelinato –  e la scuola  che per lui fu importante, dove  imparò le lingue straniere, vinse addirittura il premio Regina Vittoria  di stile inglese all’esame di ammissione all’Università del Capo di Buona Speranza  nel 1903, a soli 15 anni  (precocità dei gemelli )  quindi  la professione svolta,  di normale impiegato traduttore di lettere commerciali in una ditta di import-export,  con  cartellino da timbrare e il tran tran quotidiano sempre uguale…In una nota autobiografica  sotto la voce Professione scrive : “ La definizione più giusta sarà “traduttore”, la più corretta quella di “corrispondente straniero in ambito commerciale”. Quella di essere poeta e scrittore non costituisce professione ma vocazione”.

Infine  l’inquietudine che di notte assaliva il suo pensiero, i suoi sogni, regalandogli una vita onirica particolarissima  …la Luna in 9° casa spiega anche come la “donna” nella sua vita è stata tenuta “lontana”,  significativo il carteggio  durato un decennio nel quale scambiò lettere affettuose con una fanciulla di nome  Ophelianina, con la quale si era fidanzato, che  chiamava il suo “bebé”, della quale rimpiangeva i  “bacini” … , merito di una Venere in Gemelli ?  Non si è mai sposato e non ha avuto figli, a parte quelli creati dalla sua fantasia…

Dal  “Libro dell’Inquietudine “: (pag.190)    “… Poi, passando davanti alle case, alle ville, agli chalet, vivo in me tutte le vite delle creature che vi abitano. Vivo tutte quelle vite domestiche al medesimo tempo. Sono il padre, la madre, i figli, i cugini, la serva e il cugino della serva, al medesimo tempo e tutto contemporaneamente, grazie alla speciale capacità che possiedo  di sentire al medesimo tempo varie sensazioni diverse, di vivere al medesimo tempo- esternamente, vedendole, e internamente, sentendole mie – le vite di varie creature.

                                                            _______

Sono la nuda scena su cui passano attori diversi che recitano copioni diversi.”

Noi abbiamo appreso, fino dalle prime lezioni di Lisa Morpurgo, quanto il teatro sia collegabile al segno dei Gemelli, proprio grazie all’esaltazione di Plutone , la maschera, che accompagna la crescita dell’adolescente inquieto che impersonerà con la fantasia tutti i personaggi che vorrebbe interpretare nella vita, e la bravura dell’attore che questi personaggi fa vivere sul palcoscenico…

Teniamo conto poi, che la congiunzione con Nettuno, tra i due “alleati” maggiori, dello Zodiaco (sono sempre in trigono, in tutte le loro sedi, come rilevato nella ricerca sulla Storia della Musica, e congiungendosi non possono che portare un grandissimo contributo a chi nasce con particolari  disposizioni…)

Ma c’è quel Giove in Scorpione che incarna la Parola, la lingua, che fa dire a Pessoa :

Mi piace dire. O meglio, mi piace parolare. Le parole sono per me corpi palpabili, sirene visibili, sensualità incarnata. Forse perché la reale sensualità  è per me del tutto priva di  interesse – nemmeno mentale o onirico -, il desiderio si è trasferito in ciò che in me  crea ritmi verbali, o li ascolta da altri . Fremo se si parla bene….. (pag.397)   qui  è  Mercurio, udito, in Cancro, esaltazione in trasparenza, a regalargli la  massima sensibilità uditiva, ma c’è anche Eris,-utero,sensualità- in Pesci al trigono di Mercurio…)

“Non posseggo nessun sentimento politico o sociale. Posseggo, però, un alto sentimento patriottico. La mia patria è la lingua portoghese. Non mi turberebbe se invadessero o conquistassero il Portogallo, a meno che non mi disturbassero personalmente. Ma odio, con vero odio, con l’unico odio che sento, non chi scrive male il portoghese, non chi non conosce la sintassi, …ma la pagina mal scritta, come una persona, la sintassi sbagliata, …l’ortografia senza ipsilon,…  Sì, perché anche l’ortografia è una persona. La parola è completa se vista e udita… “

Il “Libro dell’Inquietudine” ha più di 500 pagine, estrapolare qualche piccolo esempio per una relazione è ovviamente limitato, ma  necessario.  Pessoa immagina che a scriverlo, sotto forma di diario, con annotazioni  e meditazioni su tutto,la vita, la morte, il sogno..  sia un certo Bernardo Soares, aiuto contabile nella città di Lisbona, che lui indica come il suo “semieteronimo”, perché in realtà …” Sono io, senza il raziocinio e l’affettività…. La prosa è uguale  e il portoghese perfettamente uguale”;  e nella vita, svolge mansioni impiegatizie,    con il tran tran quotidiano , modesto e solitario, salvo poi, al rientro a casa, la sera,  mettere mano allo scrivere e trasformarsi  da “ signor nessuno” in…centomila. Con una immensità di interessi, Pessoa è stato poeta, saggista, narratore, drammaturgo, scrittore di gialli, filosofo…e astrologo.

Finché era in vita, i suoi scritti sono stati pubblicati  soprattutto come articoli su riviste  e il giornalismo è un’altra delle professioni congeniali ai nati sotto il segno dei Gemelli, l’unico libro di poesie a sua firma pubblicato finché era vivo è “Mensagem” – Messaggi, che dati i numerosi riferimenti  simbolici e il tipo di scrittura surrealista, ne ha decretato l’etichetta di scrittore “ermetico, esoterico”, ma è stata addirittura additata come un esempio di scrittura “automatica” suggerita da spiriti… (vedi  come si manifesta la forza delle case 12°-8° !)  la maggioranza dei suoi scritti, firmati dai suoi eteronomi, è stata raccolta e pubblicata postuma.   

Il curatore dei volumi è stato Antonio Tabucchi che si è trasferito a Lisbona proprio per poter  studiarlo meglio.

Il libro che ce lo rivela come “astrologo” dimostra che effettivamente l’astrologia lo interessava parecchio,  aveva scambiato corrispondenza con i maggiori astrologi del suo tempo e usato il libro di Alan Leo con le date di nascita di personaggi famosi, dei quali aveva redatto il grafico natale, dimostrando di conoscere molto bene tutti i calcoli necessari, le Effemeridi fino a Nettuno, per la maggioranza di essi, e verso la fine della vita, anche l’inserimento di Plutone,  -scoperto nel 1933 e lui è mancato nel 1935,-  ed essendo affascinato dal momento della morte,  aveva  provato a indovinare il suo  futuro, nonché il suo possibile trapasso. Aveva studiato con passione il tema di Dante e di Shakespeare, paragonandoli al suo, quasi a supporre un legame di reincarnazione…

Anche con Dickens aveva trovato delle analogie con il suo cielo, aveva fatto numerosi oroscopi di Napoleone, aveva raccolto con una grafia minuta, centinaia di nascite famose elencandole con le rispettive case astrologiche e gradi  e segni  dei pianeti.  Per i personaggi famosi di cui  conosceva la vita e  appunto, la morte, aveva tentato di sviscerare accuratamente tutto quello che i transiti planetari e i vari sistemi di predizione (Direzioni, progressioni, Rivoluzioni solari)   potevano indicare a questo riguardo. 

Sotto la firma di “Raphael Baldaya” aveva  pubblicato  “The Theory of  Periods in Astrology”, offrendo diversi oroscopi, con  prezzi differenziati, fino a un massimo di 5.000 reis, per un oroscopo dettagliato.  Ha anche lasciato un abbozzo di un  Trattato di Astrologia, ha usato il metodo di Astrologia oraria per rispondere a domande che gli venivano poste, ha lasciato, oltre alle centinaia di oroscopi personali,  anche il tentativo  di fare l’oroscopo di nascita del Portogallo, e  della nascita di Orpheu, una rivista letteraria di cui era stato fondatore…

Ma la cosa più curiosa e appassionante, almeno per me, è trovare che i suoi eteronomi “maggiori” ai quali affiderà le pagine più importanti della letteratura poetica portoghese, sono stati  studiati e fatti nascere in momenti ben precisi,  Ricardo Reis, un anno prima di lui,  il 19 settembre 1887 alle 16,05, Vergine Ascendente Acquario, Alberto Caeiro  il 16 aprile 1889, un anno dopo di lui, alle 13,45,  Ariete ascendente Leone, Alvaro da Campo  il 15 ottobre 1890, alle 13,30, Bilancia Ascendente Capricorno. Poiché l’Ascendente di Pessoa, Scorpione, è  Acqua, con gli altri tre si completano i 4 elementi,  dimostrando come facciano parte di un gioco sottile e complesso dove i fattori astrologici si combinano alla perfezione. I suoi eteronomi hanno tutti Mercurio in casa 8°…come a creare una specie di “fratellanza esoterica”.   

Pessoa dichiara: “Con una tale mancanza di letteratura come c’è oggi, cosa può fare un uomo di genio se non convertirsi, lui solo, in una letteratura ? Con una mancanza di gente capace di stare insieme, cosa può fare un uomo di genio se non inventarsi i suoi amici, o quanto meno i suoi compagni di spirito ?

Sono uno scrittore e mi è sempre stato impossibile scrivere con la mia propria personalità. Ho sempre pensato, in modo più o meno consapevole assumendo il carattere di qualcuno che non esiste, e sotto il cui intervento immaginario io scrivo.”

C’è una testimonianza in due lettere ad Adolfo Casals Monteiro, del 13 gennaio 1935, di quando questi personaggi sono nati nella sua testa e di come egli  scrivesse “sentendosi” l’uno o l’altro di essi, seguendo ispirazioni improvvise e fulminee (Urano in Bilancia trigono a Venere ?).  Li descrive anche fisicamente, attribuendo loro   genitori, studi  e professioni particolari (e  li farà anche morire prematuramente…  scegliendo i transiti negativi adeguati).

“Il Dott.  Ricardo Reis nacque nella mia anima il 29 gennaio del 1914, verso le 11 di sera.

Il giorno prima mi era capitato di assistere a una lunga discussione sugli eccessi dell’arte moderna. Assecondando il mio modo di sentire  le cose senza sentirle, mi lasciai andare all’onda di una reazione momentanea. Quando riflettei su ciò che stavo pensando, mi accorsi che ero andato costruendo una teoria neoclassica, e che la stavo sviluppando. Mi parve bella, e pensai che  sarebbe stato interessante svilupparla secondo principi  che non accetto né condivido. Ebbi l’idea di farne un neoclassicismo “scientifico”, in opposizione a due correnti: sia contro il romanticismo moderno, sia contro il neoclassicismo alla Maurras…Non so, non ricordo  come tutto questo poi si sviluppò. So che a un certo punto avevo già dentro di me, piacevole alle mie orecchie, il nome di Dr. Ricardo Reis”

Non ho trovato stampato l’oroscopo del “concepimento” dell’eteronimo Ricardo Reis, ma poiché ha avuto la compiacenza di segnalarne il giorno e l’ora, non posso fare a meno di  notare come i transiti sui suoi pianeti erano incredibili… uno stellium in Acquario (Giove, Venere,Urano,Sole e Mercurio  entro i primi 12°, fra 3° e 4° Casa,in trigono con Nettuno e Plutone in Gemelli e Urano in Bilancia,  e opposti a Luna-Saturno in Leone,  Luna in Pesci in 5°, trigono a Mercurio  di nascita, Saturno e Plutone in Gemelli, Marte e Nettuno in Cancro.

Fa nascere Ricardo Reis  a Porto, il 19 settembre 1887 all’1,40 …(secondo uno studio trovato è all’incirca 9 mesi prima di Fernando Pessoa, o almeno il giorno che Pessoa indica come quello del “suo” concepimento)  secondo le indicazioni del suo creatore, viene  “educato in un collegio gesuita, è un medico, vive in Brasile dal 1919, si esiliò volontariamente in quanto monarchico. E’ un latinista per educazione acquisita e un semiellenista per educazione personale”…” Ho messo in Ricardo Reis tutta la mia disciplina mentale, vestita della musica che gli è idonea.” “Reis scrive meglio di me, ma con un purismo che considero esagerato.(!) Il difficile, per me, è scrivere la prosa di Reis – ancora inedita – o di Campos….Pessoa fa nascere Ricardo Reis sotto il segno della Vergine, della cura del dettaglio, della “purezza “, con 3 pianeti in Bilancia in 8° casa e “senza opposizioni”, sottolineato da lui stesso, e tutta la filosofia dell’opera di Reis si riassume in un “epicureismo triste”…alla ricerca della calma e della tranquillità nei suoi rapporti con gli altri.

“Ho messo in Caeiro tutta la mia forza di spersonalizzazione drammatica”…  In realtà voleva fare uno scherzo ad un amico, e inventare un poeta bucolico, abbastanza sofisticato e presentarglielo come reale . Stava per rinunciarci, quando  l’8 marzo del 1914  ( viene ricordato come il giorno “trionfale” della sua vita ) – si avvicinò a un comò, e preso un foglio di carta, cominciò a scrivere -in piedi- trenta e passa poesie, di seguito, in una specie di estasi, dando subito un titolo “ O Guardador de Rebanhos ” -Il guardiano di greggi-  con la comparsa di qualcuno a cui subito diede il nome di Alberto Caeiro. Era apparso in lui il suo “Maestro” o almeno fu quella la sua immediata sensazione, appena scritte le sue trenta poesie, afferrò un altro foglio e scrisse le 6 poesie  di Fernando Pessoa, la Chuva Obliqua,  (La pioggia obliqua )   (era necessario tornare a essere se stesso , come reazione  alla sua inesistenza come Alberto Caeiro) ..apparso quest’ultimo, si mise a scoprirgli dei discepoli, ecco Ricardo Reis e l’opposto Alvaro da Campos di cui scrisse di getto, a macchina,  l’Ode triunfal  … 

Caeiro, Ariete, Ascendente Leone, Luna in Scorpione,  ecco il fuoco primordiale, lo fa vivere  quasi tutta la sua vita in campagna, non gli attribuisce una professione né alcuna forma di educazione, salvo un’istruzione primaria, orfano presto di entrambi i genitori, con una mente attiva ma semplice, poco elaborata, viveva con una vecchia zia, sorella della nonna, era di statura media  e fragile, era biondo con gli occhi azzurri, scriveva male il portoghese, e  morì di tubercolosi  il 12 maggio del 1915…(Mercurio in 8° poteva anche far presagire il tipo di morte) avendo vissuto in campagna la sua opera più importante è “Il guardiano di greggi”  evidenziato da un Mezzocielo in Toro…e dalla presenza nel segno di Venere e Marte, mentre con Nettuno in decima troviamo il talento per la poesia: Per Caeiro il pensiero non era necessario per descrivere il mondo, bastava guardarlo… semplicità e primordialità, sono  attribuite a Caeiro, grazie al segno (Ariete) e all’elemento, il Fuoco.

Ho messo in Alvaro da Campos tutta l’emozione che non ho dato né a me né alla mia vita… “  Alvaro da Campos ha ricevuto una normale istruzione liceale, poi è stato mandato in Scozia a studiare ingegneria, prima meccanica e poi navale. Durante una vacanza, ha fatto un viaggio in Oriente, da cui è nata la poesia Opidrio. Gli ha insegnato il latino uno zio della Beira che era sacerdote…” Dal bel cielo di nascita di Alvaro,  suppongo che la scelta sia stata per un ideale, quasi si augurasse un tema così, soprattutto colpisce lo splendido Mercurio in Bilancia trigono a Giove in Acquario  e a Nettuno-Plutone in Gemelli, il trigono fra Marte e Saturno (8° e 12° casa) la Luna in Scorpione sestile a entrambi, così come Venere in Decima è sestile a Giove e Saturno,  Sole e Urano congiunti in 9° casa …(vita e studi superiori all’estero).

Li ha così descritti fisicamente :  Caeiro era di statura media e sebbene realmente fragile, non sembrava tanto fragile come in effetti era. Ricardo Reis è appena un po’ più basso, più forte, ma asciutto. Alvaro de Campos è alto (m.1,75,  2 cm più di me) magro e un po’ tendente a curvarsi. Tutti con il viso rasato: Caeiro biondo slavato, occhi azzurri; Reis sul bruno spento; Campos tra il bianco e il bruno, del tipo vagamente dell’ebreo portoghese, però con i capelli lisci e normalmente con la scriminatura di lato, monocolo. …  Pessoa  nella stessa lettera,  confessa con una lucidità estrema  l’origine dei suoi eteronomi, perfetta analisi da psicoanalista,  o  casa 12 :

”…è il tratto profondo di isteria che esiste in me. Non so se sono semplicemente isterico o se sono, più propriamente, un istero-nevrastenico. Propendo per questa seconda ipotesi, perché in me ci sono fenomeni di abulia che l’isteria propriamente detta non registra fra i suoi sintomi. Come che sia, l’origine dei miei eteronomi  sta nella mia tendenza organica e costante  alla spersonalizzazione e alla simulazione. Questi fenomeni,  fortunatamente per me e per gli altri, in me si sono mentalizzati; voglio dire che non si manifestano nella mia vita pratica, esteriore e di contatto con gli altri; esplodono  verso l’interno  e io li vivo da solo con me stesso. Se fossi una donna – nelle donne i fenomeni isterici esplodono con crisi  e cose simili – ogni poesia di Alvaro da Campos ( il più istericamente  isterico di me) sarebbe un allarme per il vicinato. Ma sono un uomo: e negli uomini l’isteria  assume principalmente  aspetti mentali; così tutto finisce in silenzio e  poesia…” 

Fernando Pessoa muore il 30 novembre del 1935, (e aveva indicato come tutti gli anni che finivano in 5 erano stati importanti nella sua vita, erano tutti l’inizio di un’era…), i transiti (che noi con il metodo di Lisa Morpurgo, utilizziamo principalmente), erano addirittura “parlanti”con Sole, Mercurio e Giove in Sagittario opposti a Plutone  e Nettuno, Saturno in Pesci quadrato agli stessi, Urano in Toro quadrato a Saturno in Leone, Nettuno in Vergine  quadrato a Venere , Venere in Bilancia trigono al Sole, ma quadrata a Mercurio (maestro dell’8° casa)  …

Vivesse oggi, probabilmente avrebbe creato molti “blog” con infiniti  nomignoli, e forse si scriverebbe dall’uno all’altro scambiandosi pareri contrastanti… Appena creati i suoi eteronomi, infatti, confessa al destinatario della lettera:   “Creai, allora, una coterie inesistente. Fissai tutto questo in forme di realtà. Graduai le influenze, conobbi le amicizie, udii dentro di me le discussioni  e le divergenze di opinioni, e in tutto ciò mi sembra che io, creatore di tutto, fossi quello che era meno presente.  Direi che tutto accadde indipendentemente da me. E direi che ancora accade così.  Se un giorno potrò pubblicare la discussione estetica fra Ricardo Reis e Alvaro de Campos, vedrà come questi due sono diversi tra loro e come io non sono niente in materia.  “

                                                         * * *

Appendice:   Inserendo nei grafici le posizioni di Eris e di Sedna, (ancora non scoperti all’epoca) troviamo che Eris è nel 1888   tra il 17° e 18° grado dei Pesci  e Sedna  sui 4 gradi dell’Ariete. Entrambi formano aspetti importanti nel tema di Pessoa, soprattutto perché precisissimi:  Sedna trigono a Saturno e sestile a Plutone, (lo sviscerare razionalmente ogni suo pensiero anche se assurdo e l’attrazione per il misterioso e la morte)   Eris trigono a Mercurio (sensualità trasferita nell’orecchio, il “fremere” al sentire le “parole”…,e poi il  concepimento dei “compagni- fratelli” nella letteratura). 

Bibliografia : 

Fernando Pessoa l’astrologo  – a cura di Paolo Cardoso  – Editore  Cavallo di ferro

Fernando Pessoa   Una sola moltitudine    Vol.  primo e secondo , a cura di Antonio Tabucchi   Editore Adelphi

Pessoa  – Libro dell’Inquietudine     Editore Einaudi

All.ti  i grafici:

Fernando Pessoa    nato il 13 giugno 1888  ore 15,20  Lisbona

Transiti del 29 gennaio 1914  ore 23   Lisbona  (concepimento Reis)

Transiti dell’8 marzo 1914     ore 22   (giornata “trionfale”, creazione Caeiro  e   Alvaro da Campos)

Transiti del 30 novembre 1935  ore 15,00  morte Pessoa

Ricardo Reis  19 settembre 1887  ore 16,05  Lisbona

Alberto Caeiro 16 aprile 1889   ore 13,45      Lisbona

Transiti  12 maggio 1915 ore 12,00  “morte” Caeiro

Alvaro da Campos   15 ottobre 1890  ore 13,30  Lisbona

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